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Ferrari Purosangue: l’analisi del design

Ecco le parentele stilistiche del FUV con le altre auto del “cavallino rampante”.

Ferrari Purosangue
Ferrari Purosangue

Vi abbiamo già mostrato le foto della prossima Ferrari Purosangue, che qualcuno ha fatto di nascosto dentro lo stabilimento del “cavallino rampante”. Ci si chiede come ciò sia potuto succedere, ma anche nelle migliori famiglie, a volte, capitano degli imbarazzanti disguidi.

Gli scatti del modello, che ormai invadono la rete, ci consentono di fare una prima ispezione stilistica della prossima “rossa”. Guardando le immagini, sembra che non si tratti di un vero e proprio SUV. Del resto, i vertici aziendali della casa di Maranello hanno sempre preferito parlare di FUV, per sottolineare la natura particolare del modello, forse più simile ad un crossover: una sorta di GTC4 Lusso a ruote alte.

Le foto mostrano al meglio il posteriore dell’auto e lasciano vedere bene le forme del frontale e del profilo, fino alle spalle del montante centrale. Per il resto bisogna affidarsi alla fantasia. Sembra difficile che possa esserci spazio per le quattro porte, ma non si capisce troppo. L’abitacolo dà l’impressione di essere snello, come più in generale lo sono le forme dell’auto, tenendo conto della sua particolare natura.

Difficile inquadrare la Ferrari Purosangue in una delle categorie automobilistiche già note. L’impressione è che gli uomini di Maranello abbiano cercato di definire un nuovo segmento di mercato, guardando ai SUV, senza però volersi discostare troppo dalle ultime 2+2 del marchio, per non cadere in un’eresia estrema, troppo pesante da digerire per gli appassionati.

Ferrari Purosangue: parentele stilistiche con le altre “rosse”

Ferrari Purosangue
Ferrari Purosangue

Qui non vogliamo tornare sul tema dell’opportunità di una simile vettura, sicuramente benefica per i bilanci aziendali, ma lontana anni luce dalla storia e dall’identità del marchio, su cui incide negativamente. L’obiettivo di questo post è infatti quello di mettere a fuoco lo stile della Ferrari Purosangue, partendo dalle due immagini diffuse in rete.

Nello specifico, abbiamo cercato di rilevare le connessioni con gli altri modelli del costruttore emiliano. Partiamo dai fari anteriori, che miscelano lo stile di quelli della Roma e della SF90 Stradale. Nello specchio di coda, invece, è chiaro il riferimento alla foggia dei gruppi ottici della 296 GTB. Sempre dietro, si nota una decisa inclinazione del lunotto, che rende più sportivo il quadro.

C’è un certa ispirazione alla Ferrari J50 nel trattamento della parte bassa del frontale, anche se in un quadro volumetrico completamente diverso, per via dell’altezza decisamente maggiore del corpo vettura. Nel taglio espressivo del cofano motore, tornano ad emergere altre parentele con la Roma. La marcata svasatura della parte bassa della carrozzeria, nella sezione laterale, sembra aver tratto linfa dal trattamento dialettico avuto, nella stessa area, dall’hypercar in serie limitata Ferrari Daytona SP3.

Lo sguscio nella parte alta della fiancata, che dal parafango si spinge oltre la portiera anteriore, ha qualcosa in comune con la soluzione scelta per la “vecchia” 599 GTB Fiorano, anche se i tratti sembrano più indecisi e meno definiti. Dietro si respira anche qualche vaga parentela con la GTC4 Lusso, specie per i muscoli delle spalle, che rendono più vigoroso il colpo d’occhio. L’impressione è che la Ferrari Purosangue cerchi tanti appigli con le altre “rosse”, per tentare di farsi perdonare il suo peccato originale: quello di portare la blasfemia nella gamma del “cavallino rampante”:

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