Ci sono auto che rendono speciale ogni collezione. La Ferrari 275 GTB/4 appartiene alla specie. Un esemplare del 1967 si appresta a passare di mano. Fra i suoi plus, la bassa percorrenza accumulata nel tempo: poco meno di 21 mila chilometri. Questa è una delle vetture di quella famiglia che ha macinato meno strada nel corso degli anni.
Notevolmente conservata, gode pure della certificazione Ferrari Classiche. Ora si offre alla tentazione dei potenziali acquirenti. La data da segnare in agenda è quella del 16 agosto, quando il prezioso lotto passerà sotto il martello del banditore nell’asta di RM Sotheby’s a Monterey. Le stime della vigilia si spingono fino a 3.450.000 euro. A meno di una vincita al Superenalotto, per i comuni mortali sarà destinata a rimanere un sogno.
Questa splendida GT, in Rosso Rubino su pelle beige, con inserti in velluto a coste sui sedili, è stata messa in deposito a metà degli anni settanta, con appena 18 mila chilometri all’attivo. Da allora il suo uso non ha toccato particolari picchi di intensità, mantenendosi ai minimi termini.
Dotata di telaio numero 09931, dispone del motore, del cambio e della carrozzeria delle origini. Il suo inserimento fra i lotti dell’imminente vendita offre ai potenziali acquirenti la possibilità di portare a casa una Ferrari 275 GTB/4 molto speciale. Mai completamente restaurata, si ritiene che l’auto abbia mantenuto gli interni e le cromature di fabbrica.
Nel corso degli ultimi 55 anni ha avuto solo 5 custodi, particolarmente attenti nel curarla con tutte le attenzioni. Durante gli anni 90 questa “rossa” è stata sottoposta ad una revisione meccanica da parte del leggendario Bob Wallace. Nel 2012 fu esposta nella categoria Preservation al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach.
Amata nel modo più bello dagli appassionati, la Ferrari 275 GTB/4 è una delle opere più iconiche della casa di Maranello. Come recita la scheda di vendita, questa fu una delle ultime creature del “cavallino rampante” dell’era vintage, prima del passaggio al motore posteriore per i modelli più sportivi del marchio. In essa si condensa il know how accumulato dall’azienda fin dalla sua fondazione nel 1947.
Presentata al Salone di Parigi del 1966, in sostituzione dell’omonima vettura lanciata due anni prima, aveva nei quattro alberi a camme in testa la sua principale novità, annunciata pure da un rigonfiamento sul cofano motore. Il codice numerico inserito in coda alla sigla evidenzia l’innesto della soluzione. Le prime tre cifre indicano la cilindrata unitaria. GTB è l’acronimo di Gran Turismo Berlinetta. Quasi identica nei tratti visivi rispetto alla progenitrice, questa Ferrari era ancora più spumeggiante dell’antesignana. Solo 330 esemplari della 275 GTB/4 furono costruiti prima che il ciclo produttivo del modello venisse interrotto, quando le lancette del tempo segnavano l’anno 1968.





Fonte | RM Sotheby’s