Dopo le polemiche legate all’introduzione dei pulsanti tattili a bordo dei suoi modelli, una scelta che negli Stati Uniti ha portato a una class action, Volkswagen torna al centro dell’attenzione con un nuovo brevetto che rischia di far discutere. Pur avendo raccolto i feedback dei clienti e reintrodotto i comandi fisici, la casa automobilistica tedesca starebbe ora sviluppando un sistema di infotainment basato sul tracciamento oculare.
Volkswagen: il brevetto di un nuovo sistema infotainment fa discutere

Il costruttore, sulle ultime novità come il nuovo T-Roc, aveva raccolto i feedback del pubblico tornando a proporre pulsanti fisici e migliorando l’interfaccia a bordo. Ma il futuro sembra prendere, nuovamente, un’altra direzione. Il brevetto depositato descrive infatti un sistema ultra moderno che interagisce con il conducente tramite una telecamera capace di seguire i movimenti degli occhi. In base a dove guarda il conducente, si attiverebbero comandi come climatizzazione, sedili riscaldati o regolazione degli specchietti. Inoltre, alcuni “pulsanti” sul volante potrebbero persino cambiare funzioni a seconda che il conducente guardi le bocchette dell’aria o il controllo del volume.
Una soluzione che, se da un lato permetterebbe a Volkswagen di ridurre ulteriormente il numero di tasti fisici a bordo con conseguenti risparmi, dall’altro rischia di trasformarsi in un incubo per gli utenti. Il settore automobilistico, nel pieno della transizione elettrica, offre ormai poche possibilità di differenziazione: i powertrain tendono a uniformarsi e anche il design esterno è vincolato da alcune esigenze pensate per ottimare l’aerodinamica, senza però pesare sui costi. La battaglia si gioca anche sugli interni delle auto, spesso uguali per una serie di veicoli per ottimizzare i costi.

Secondo diversi analisti, questa tecnologia rischia di attirare le stesse critiche riservate ai pulsanti tattili, giudicati pericolosi perché si attivano anche con un semplice tocco involontario. Nel caso del tracciamento oculare, il rischio potrebbe essere ancora maggiore, poiché il sistema costringerebbe il conducente a distogliere lo sguardo dalla strada, con inevitabili ripercussioni sulla sicurezza. Resta comunque da capire quali saranno le mosse di Volkswagen, dal momento che il deposito di un brevetto non equivale necessariamente alla sua applicazione sui modelli di serie.