Se il dibattito sulla sicurezza dei veicoli elettrici si infiamma, c’è da aspettarsi che una grande compagnia tech concorrente interverrà con l’eleganza di un avvoltoio. È quello che è successo in Cina dopo il tragico incidente mortale che ha coinvolto una Xiaomi SU7 Ultra, e Huawei non ha perso tempo a far sventolare la bandiera della propria superiorità tecnologica.
L’incidente, avvenuto nella provincia cinese di Sichuan e apparentemente causato da un guidatore in stato di ebbrezza, ha fatto emergere la scarsa sicurezza in caso di collisione, forse la sfida finale per ogni auto moderna, specialmente quando si parla di veicoli elettrici con pacchi batteria ad alta tensione.

Filmati dall’incidente hanno mostrato i passanti che tentavano disperatamente di rompere i finestrini e spegnere le fiamme, situazione che ha acceso interrogativi inevitabili sui sistemi di accesso e sull’affidabilità dei sistemi di blocco post-impatto. Un problema che già Tesla sta affrontando da tempo.
A poche ore dalla tragedia, Yu Chengdong, Direttore Esecutivo di Huawei e CEO del Consumer Business Group, è intervenuto sui social media con un messaggio che, probabilmente, mirava a trasformare la disgrazia in uno spot per la propria tecnologia. La sua dichiarazione, “La sicurezza è il lusso più grande! Ci impegniamo sempre per raggiungere i massimi standard di qualità e sicurezza”, era accompagnata da un video che illustrava l’arsenale di sicurezza automobilistica dei veicoli HarmonyOS prodotti in collaborazione con Huawei. Tutto molto bello, ma a bordo della Xiaomi c’era già scappato il morto.

Il nucleo della strategia di Huawei è la ridondanza. Yu ha spiegato che i sistemi di chiusura convenzionali possono fallire durante un incidente grave se un singolo componente, che sia il ricevitore del segnale di collisione, l’alimentazione o l’azionamento di controllo, smette di funzionare. Il modulo Collision Unlock Redundancy Module (CPM) proposto da Huawei è, invece, una polizza di assicurazione ingegneristica: duplica questi sistemi critici, li posiziona in aree protette del veicolo e include persino una linea di sicurezza dedicata per la ricezione del segnale di impatto.
Si tratta, in definitiva, di un sistema di blocco delle portiere a quattro strati. Questa ridondanza, come ha sottolineato Yu, “mostra la sua importanza nei momenti critici” e garantisce che l’accesso di emergenza al veicolo sia mantenuto.

L’esecutivo ha anche enfatizzato le protezioni strutturali che circondano il pacco batteria (la piattaforma “Whale battery” di Huawei), affermando che queste, combinate con il sistema di blocco ridondante, formano un approccio integrato alla sicurezza degli occupanti.