Ad agosto il mercato automobilistico cinese ha registrato una crescita moderata, confermando la sua posizione di barometro globale per l’intero settore. Secondo i dati diffusi dalla China Passenger Car Association (Cpca), le immatricolazioni hanno raggiunto i 2 milioni di unità, segnando un incremento del +4,6% su base annua. Un risultato positivo, ma meno brillante rispetto a luglio, quando la crescita era stata del +6,3%. A dispetto di ciò che si stava paventando con la guerra dei prezzi interna iniziata ormai più di un mese fa, il risultato è importante e significativo.
Guardando al confronto mensile, il mercato ha comunque mostrato una performance più dinamica: rispetto a luglio, le vendite sono aumentate dell’8,2%, segnale che la domanda interna rimane sostenuta, pur in un contesto di forte concorrenza.
Il comparto delle auto a nuova energia (NEV), che comprende sia i veicoli elettrici a batteria sia gli ibridi plug-in, continua a trainare la trasformazione del settore. Ad agosto le consegne hanno raggiunto 1,1 milioni di unità, in crescita del +7,5% su base annua. Un dato che conferma la solidità di questa fascia di mercato, sempre più favorita da incentivi statali, infrastrutture di ricarica in rapida espansione e una gamma di modelli competitivi.

Non tutte le case automobilistiche, però, hanno beneficiato di questa tendenza. Tesla ha visto un calo nelle vendite cinesi del -4% rispetto allo stesso mese del 2024, fermandosi a 83.192 veicoli. Una battuta d’arresto che riflette la crescente pressione dei marchi locali come BYD, Nio e Xpeng, capaci di proporre modelli più accessibili e meglio adattati alle esigenze del consumatore cinese.
Sul fronte delle esportazioni, agosto ha segnato un risultato particolarmente brillante: i costruttori cinesi hanno spedito all’estero 499.000 veicoli, con un aumento del +20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Particolarmente rilevante la crescita delle esportazioni di veicoli elettrici e ibridi, che hanno superato quota 204.000 unità, più che raddoppiando in dodici mesi.

Secondo la Cpca, il rallentamento della crescita annuale è legato alle manovre del governo di Pechino, volte a frenare la guerra dei prezzi tra le case, che rischiava di compromettere la redditività e la stabilità del settore. La regolamentazione ha favorito una maggiore attenzione verso l’export e ha permesso di stabilizzare il mercato domestico. Le previsioni per settembre restano positive. I vista delle festività cinesi, gli analisti si aspettano un nuovo incremento delle immatricolazioni.