Ursula von der Leyen non ha dubbi: “Il futuro dell’auto in Europa è elettrico”

Secondo la presidente Ursula von der Leyen, puntare su vetture leggere, pulite e costruite in Europa, con filiere produttive radicate nel territorio.
Ursula von der Leyen Ursula von der Leyen

Nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ribadito con forza il ruolo strategico del settore automobilistico per il futuro dell’Europa. Le automobili, ha sottolineato, rappresentano non solo “un simbolo di orgoglio industriale e tecnologico”, ma anche un “pilastro fondamentale per l’economia del continente”, da cui dipendono milioni di posti di lavoro.

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Von der Leyen ha ricordato che, all’inizio dell’anno, Bruxelles ha concesso al comparto automotive una maggiore flessibilità per raggiungere gli obiettivi ambientali fissati al 2025, una scelta che sta già mostrando risultati concreti. Tuttavia, lo sguardo è rivolto soprattutto al 2035, anno fissato per lo stop alle vendite di auto con motori termici tradizionali.

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La presidente ha spiegato che la Commissione sta preparando la revisione prevista per il 2026, quando verrà valutato il reale avanzamento tecnologico delle vetture elettriche e delle soluzioni alternative a zero emissioni. Se la maturità delle batterie e delle infrastrutture non dovesse risultare sufficiente, non sarà messo in discussione il passaggio all’elettrico, ma “potrebbero essere riviste le modalità” per raggiungere tale obiettivo. In questo contesto entrano in gioco gli e-fuel e i carburanti sintetici, possibili strumenti complementari per accompagnare la transizione.

Von der Leyen ha poi posto l’accento sulla necessità di rendere l’auto elettrica accessibile e competitiva anche dal punto di vista economico. Non basta produrre veicoli premium: “milioni di cittadini europei chiedono modelli compatti, efficienti e dal prezzo contenuto”. Da qui la proposta di una nuova iniziativa congiunta tra istituzioni e industria per lo sviluppo di una gamma di auto elettriche “E”: ecologiche, economiche ed europee.

volkswagen, produzione

Secondo la presidente, puntare su vetture leggere, pulite e costruite in Europa, con filiere produttive radicate nel territorio, significa non soltanto rispondere alla crescente domanda interna e internazionale, ma anche difendere il mercato dall’avanzata cinese.

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L’Europa, d’altronde, non può permettersi di restare indietro nella corsa globale all’elettrificazione: “il futuro della mobilità sarà elettrico, e deve parlare europeo”. In altre parole, il destino dell’auto europea non si gioca solo sull’innovazione tecnologica, ma anche sulla capacità di proporre soluzioni concrete.

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