Per anni, il dogma non scritto dell’auto elettrica (ma non solo, a dirla tutta) è stato quello della guida dolce, quasi religiosa: accelerare con cautela, evitare scatti repentini, trattare l’acceleratore come un gioiello per preservare l’autonomia residua. E per anni, i venditori e i tutorial hanno ripetuto lo stesso mantra, alimentando un’ansia innaturale che ha reso la transizione all’elettrico meno divertente.
Ebbene, un recente e illuminante studio condotto dai ricercatori di Stanford ha spazzato via questo mito con una semplicità scientifica disarmante, affermando che il consiglio di guidare sempre “dolcemente” per preservare la batteria è, nella migliore delle ipotesi, sbagliato. La ricerca suggerisce che la verità si trova in un approccio più dinamico e, ammettiamolo, più divertente: una guida dinamica ma controllata, che include un mix di utilizzo in città, in autostrada e anche, nei limiti legali, qualche sprint più deciso.

La batteria di un veicolo elettrico, infatti, lavora in modo più efficiente e mantiene meglio la sua integrità chimica se sottoposta a cicli di carico e scarico più vari e meno monotonamente lenti. In pratica, la batteria si “annoia” e si degrada di più se usata costantemente in un unico, ristretto, range di potenza. Questo approccio non solo ottimizza la gestione termica e chimica della batteria, ma, secondo le proiezioni dello studio di Stanford, potrebbe addirittura prolungare la vita utile della batteria stessa, portando potenzialmente l’incremento di chilometraggio a un incredibile totale di 300.000 km in più.
Questo ribaltamento di paradigma suggerisce che la guida più naturale, quella che include la classica accelerazione al semaforo o il sorpasso rapido, è in realtà benefica per la salute a lungo termine del pacco batterie e contribuisce a ridurre i costi di manutenzione.

I guidatori di auto elettriche possono finalmente togliersi il cappello da monaci zen: guidare con un pizzico di brio, ma in modo intelligente e controllato, è non solo concesso, ma caldamente consigliato dalla scienza.