Mentre le città occidentali fanno i conti con la posizione (e gli investimenti) delle ingombranti colonnine di ricarica, spesso criticate per “deturpare” il paesaggio urbano, quando si trovano, Praga ha adottato una soluzione di una semplicità disarmante e geniale: nascondere le stazioni di ricarica direttamente all’interno dei lampioni cittadini già esistenti.
La capitale ceca aveva dato il via a un progetto pilota nel quartiere residenziale di Vinohrady, arrivando a installare nel 2024 ben 143 nuove stazioni integrate sui pali dell’illuminazione pubblica, ribattezzati lampade EVR. Entro il 2026, Praga spera di averne installate 1.500, con l’obiettivo di arrivare a 6.000 entro il 2030. Una cifra, quella odierna, che è comunque molto insufficiente, dato che le auto elettriche nella Capitale sono oltre 20mila.

L’idea, lanciata dalla società municipale Technologie hlavního města Prahy (THMP), è un esempio di pragmatismo: perché installare nuovi pali e infrastrutture costose quando se ne possono utilizzare di già presenti? L’Assessore al patrimonio di Praga, Jan Chabr, ha sottolineato l’enorme vantaggio di questa fusione che impedisce l’aggiunta di ulteriori pali nello spazio pubblico, conservando l’estetica urbana e, non meno importante, minimizza il disturbo per i residenti.
Il progetto si svolge in coordinamento con la società di distribuzione dell’energia, consentendo un’unica sessione di scavi (“scavo unico”) per il rinnovo della rete e l’installazione dei caricabatterie, riducendo drasticamente i costi complessivi. Per incentivare l’uso, la ricarica è stata offerta gratuitamente fino alla fine del 2025 nell’area pilota, una mossa di marketing che ha spinto i praghesi a fiondarsi a provare le stazioni-lampione.
Il Vicepresidente di THMP, Tomáš Novotný, ha confermato che la maggiore domanda di ricarica è attesa proprio nelle aree residenziali, ma Praga non vuole farsi trovare impreparata in fatto di transizione green. Le stime, d’altronde, parlano di oltre 100.000 veicoli elettrici entro il 2030.

L’iniziativa non si ferma a Vinohrady, infatti decine di altre lampade EVR sono in fase di completamento in altri quartieri. Mentre spesso si discutono installazioni di giganti stazioni di ricarica autostradali, la soluzione più intelligente e low-profile al problema dell’infrastruttura urbana arriva nel modo forse più semplice, dimostrando che l’innovazione non è sempre la più rumorosa, ma spesso la più discreta e integrata.