Markus Haupt, ufficialmente nominato CEO di Seat e Cupra, è il nuovo uomo forte di Barcellona, con un peso strategico di quasi 10 miliardi di euro sulle spalle. Questa cifra, che Haupt definisce “il più grande investimento industriale nella storia delle aziende spagnole”, è destinata principalmente alla produzione delle future elettriche Cupra Raval, Skoda Epiq, Volkswagen ID. Polo e ID. Cross.
Per il nuovo capo, l’interruzione dei piani per l’assalto al mercato americano di Cupra non è affatto un problema. La strategia è chiara e mirata: concentrarsi sul Medio Oriente, che sta vivendo una “forte crescita in termini finanziari”.

Il prossimo veicolo su cui il marchio scommetterà è il Concept Cupra Tindaya, prefigurazione di un SUV di segmento D lungo 4,74 m, descritto come “la massima espressione del nostro DNA stilistico”. Haupt lo definisce “un passo necessario” per puntare ai ricchi mercati del Medio Oriente, Turchia e Messico.
Cupra sta puntando sull’accelerazione forsennata della sua gamma. “Abbiamo lanciato sette auto in sette anni e dobbiamo continuare a crescere,” ha affermato Haupt, garantendo che il Gruppo Volkswagen è fiducioso e pronto a consolidare il marchio improntato alle performance all’interno del colosso tedesco.

Ma in tutto questo trionfo di investimenti, SUV di lusso e piani globali, cosa ne è di Seat, di fatto “mamma” di Cupra? Haupt ha cercato di rassicurare tutti, con una frase che suona più che altro come una pacca sulla spalla. Il marchio “si integra perfettamente con Cupra, rivolgendosi a clienti completamente diversi in mercati diversi”, con investimenti mirati anche qui e in direzioni diverse.
In effetti, i modelli iconici Ibiza e Arona hanno appena subito un restyling. Ma questo restyling, limitato al rinnovamento della parte anteriore e della qualità percepita, sembra più un contentino che un’evoluzione convinta. I due modelli avrebbero dovuto essere sostituiti con versioni completamente nuove, ma l’investimento, anche se è stato fatto, rimane limitato.
