BMW M7, ovvero come rendere reale un sogno che non esiste

La BMW M7 rimane un miraggio digitale, troppo bella per esistere, troppo razionale per essere approvata.
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La BMW M7 vive, ma solo nei render digitali, e nell’immaginazione di chi crede ancora che a Monaco esista il coraggio di sfidare AMG sul suo stesso terreno. L’artista Kelsonik ha deciso di fare ciò che BMW non osa, ovvero trasformare la Serie 7 in una super berlina dal look che urla “potenza” con più convinzione di qualunque comunicato stampa.

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Il risultato è una licenza poetica automobilistica, con il muso che conserva le classiche “doppie narici”, però più piccole, e sostituisce i famigerati fari sdoppiati con unità più armoniose. Tutto è più equilibrato, più aggressivo, più logico. Forse per questo BMW non lo farà mai. La parte posteriore, con richiami alla M3 e un diffusore nero da far impallidire un’astronave, completa l’opera.

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È il genere di design che farebbe svenire i concessionari, ma anche i contabili del gruppo, terrorizzati all’idea di dover giustificare un’M7 davanti ai vertici di Monaco. Un’ammiraglia del genere non potrebbe che far schizzare i costi della produzione relativamente alle Serie 7 alle stelle. L’ironia è che, mentre il pubblico sogna una M7 vera, BMW preferisce aggiornare la sua ammiraglia con il linguaggio Neue Klasse, cioè lo stesso che ha già diviso l’opinione pubblica come un qualunque post di Elon Musk su X.

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Per chi invece sperava almeno in una versione X7 M, c’è una briciola di consolazione. Infatti, c’è la certezza da parte dell’azienda di Monaco di Baviera che arriverà su strada presto la futura iX7 M70, con oltre 800 cavalli elettrici e zero rumore. Tanta massa, tanto peso, ma tutto rigorosamente appena ronzante sulla strada. Non il massimo per i fan del caro vecchio sound gutturale BMW.

Intanto, la M7 rimane un miraggio digitale, troppo bella per esistere, troppo razionale per essere approvata. Ma almeno nei pixel di Kelsonik, BMW ci ha finalmente ricordato cosa significa ancora la “M” della sua divisione sportiva.