Il mercato europeo dell’auto continua a mantenere il segno più a ottobre 2025, anche se con un entusiasmo moderato. Le nuove immatricolazioni totali nell’area Europea (allargata) hanno raggiunto 1.019.904 unità, segnando un incremento del 4,9% rispetto all’anno precedente e mantenendo un risultato positivo anche sul bilancio annuale (+1,9%). Ma non tutti i Paesi festeggiano.
A guidare la corsa è la Spagna, che si conferma il mercato auto più esuberante con un clamoroso +15,9% nel mese (e un robusto +14,9% da inizio anno), seguita dalla Germania con un dignitoso +7,8%. Il fanalino di coda, tristemente isolato nella sua negatività, è l’Italia, l’unico mercato di grandi dimensioni a segnare un calo sia nel mese (-0,5%) sia da gennaio (-2,6%).
Il vero dramma si svolge sul fronte delle motorizzazioni. Le alimentazioni “alla spina” starebbero correndo, con le elettriche che segnano un +32,9% nel continente e raggiungono il 16,4% di quota nella sola Ue. Anche se dentro questi numeri, senza possibilità di separarle, ci sono auto per privati e auto aziendali. Il che fa una bella differenza per comprendere ancora meglio la salute di questo mercato in fatto di successo sul pubblico europeo.

È l’ibrido plug-in (praticamente un’auto termica visto come viene usata dalla stragrande maggioranza dei proprietari) a vivere un momento di boom quasi imbarazzante, con un +40,2% e una crescita del 43,2% nell’Ue, arrivando al 9,1% di quota. Tuttavia, l’ACEA sottolinea l’amara verità: questi ritmi, pur positivi, rimangono “sotto il ritmo richiesto” per la vera transizione green.
Le motorizzazioni tradizionali muoiono lentamente. Il benzina è in calo del -18,9% da gennaio, e il povero diesel affonda del -24,1%, lasciandosi alle spalle una quota di mercato del 9,2%.

Andando ai costruttori, il Gruppo Volkswagen si mantiene saldo al primo posto (+6,5%), con Cupra in testa al miglioramento (+26,3%). Al secondo posto, Stellantis cresce del 4,6%, ma è un dato frutto di una curiosa performance a due velocità: mentre Alfa Romeo (+41,7%), Citroen (+33,3%) e Fiat (+16,2%) volano, Peugeot (-10,9%) e Jeep (-18,9%) crollano.
Tesla subisce un crollo pesante e quasi umoristico del -48,5% nel mese, e -29,6% da inizio anno. A raccogliere il testimone non sono i marchi tradizionali, bensì i gruppi cinesi: Saic Motor cresce del +35,9% e, con un balzo che non ammette repliche, BYD registra un clamoroso +206,8% (e +285% da gennaio).
