Lo storico brand premium del gruppo Volkswagen starebbe preparando una nuova strategia aziendale destinata a segnare una svolta significativa. Secondo indiscrezioni vicine al dossier, Audi potrebbe fissare un obiettivo di lungo periodo pari ad almeno 2 milioni di unità vendute ogni anno, con un incremento stimato intorno al 20% rispetto ai volumi previsti per il 2024.
Il traguardo, se confermato, costituirebbe un record assoluto per la compagnia e testimonierebbe una rinnovata aggressività dopo stagioni complicate segnate da cali nelle consegne e difficoltà operative.

Negli ultimi anni Audi è finita sotto la lente critica della Volkswagen a causa di ritardi nello sviluppo di nuovi modelli e ostacoli legati all’implementazione di tecnologie avanzate, fattori che hanno ampliato la distanza dai concorrenti diretti. A peggiorare la situazione hanno contribuito i dazi statunitensi, che hanno costretto il marchio a rivedere al ribasso le previsioni di vendita.
Da quando Gernot Doellner ha assunto la carica di CEO nel 2023, il marchio ha avviato una revisione completa della propria strategia. È molto probabile che l’ambizioso target dei 2 milioni di vetture venga incluso nella presentazione ufficiale attesa entro la fine dell’anno, anche se non è stato ancora collegato a una data precisa.

Per il 2025, Audi prevede di posizionarsi tra 1,7 e 1,8 milioni di consegne, in risalita rispetto all’11,8% di flessione registrato lo scorso anno, quando le vendite si erano fermate a 1,67 milioni.
Le proiezioni a lungo termine si fondano soprattutto su un’aspettativa di crescita negli Stati Uniti, il secondo mercato globale dopo la Cina. Qui Audi punta quasi a raddoppiare gli attuali volumi di circa 200.000 unità annue, nonostante la pesante penalizzazione derivante dai dazi del 27,5%, che hanno inciso per circa 600 milioni di euro soltanto nel primo semestre del 2025.
Un punto cruciale sarà la decisione sulla produzione locale. A differenza di Porsche, Mercedes e BMW, Audi non dispone ancora di uno stabilimento negli States, ma sta valutando seriamente l’apertura di un sito dedicato o l’utilizzo delle strutture Volkswagen già presenti sul territorio. Lo stesso Doellner ha lasciato intendere che un eventuale impianto oltreoceano potrebbe trasformarsi anche in polo export strategico, replicando il modello industriale dei competitor tedeschi.