Il team Peugeot TotalEnergies iscrive due 9X8 alla 93a edizione della 24 Ore di Le Mans, che si preannuncia come una gara emozionante con 21 Hypercar in lizza per un posto sul podio. Come per tutta la stagione 2025 del FIA WEC, la Peugeot 9X8 numero 93 sarà guidata da Paul Di Resta, Mikkel Jensen e Jean-Éric Vergne. La numero 94 sarà condivisa da Loïc Duval, Malthe Jakobsen e Stoffel Vandoorne. Dopo aver scoperto la Peugeot 9X8 durante i Rookie Test in Bahrain lo scorso anno, Théo Pourchaire sarà il collaudatore del Team Peugeot TotalEnergies.
Il team Peugeot TotalEnergies partecipa alla sua terza 24 Ore di Le Mans dal suo ritorno alle corse di durata
“Stiamo compiendo buoni progressi”, dichiara Jean-Marc Finot, Senior Vice President di Stellantis Motorsport. “La nostra ultima uscita a Spa-Francorchamps è stata decisamente incoraggiante: la vettura si è dimostrata affidabile e competitiva sia in qualifica che nelle fasi iniziali di gara. È stato molto gratificante per il team potersi confrontare con i migliori. Questo risultato ci dà fiducia in vista di Le Mans, considerando le similitudini tra il tracciato belga e quello della 24 Ore.”
“Sì, siamo sulla buona strada”, conferma Olivier Jansonnie, Direttore Tecnico di Peugeot Sport. “In Qatar, abbiamo fatto una gara discreta, nonostante qualche contrattempo. A Imola, la nostra preparazione è stata compromessa dal maltempo, che ha penalizzato il fine settimana. A Spa, abbiamo piazzato entrambe le vetture in Hyperpole e abbiamo lottato per la top five nel primo terzo di gara.”
La preparazione per la 24 Ore di Le Mans inizia subito dopo la conclusione dell’edizione precedente. Per la terza partecipazione consecutiva dal suo ritorno alle gare endurance, il Team Peugeot TotalEnergies arriva a Le Mans molto più preparato e con maggiore fiducia.
“La preparazione per Le Mans comprende la validazione meccanica, ossia il lavoro sull’affidabilità, iniziato già a dicembre scorso, le sessioni di sviluppo delle prestazioni svolte a inizio anno e l’allenamento sportivo,” spiega Jansonnie. “Le Mans è una gara unica, con un regolamento molto specifico. Nel 2024 le condizioni non ci hanno favorito: abbiamo commesso troppi errori durante le safety car, nelle slow zone e in altre situazioni, ricevendo penalità. Da allora abbiamo analizzato ogni aspetto e lavorato su tutti quei dettagli che, pur sembrando minimi, in una competizione così serrata e competitiva fanno tutta la differenza.”
Per Peugeot, marchio automobilistico francese, la 24 Ore di Le Mans è uno degli eventi più importanti della stagione. “È paragonabile alle Olimpiadi o alla Coppa del Mondo in termini di notorietà”, osserva Jean-Marc Finot. “Le Mans è il nostro mercato di casa. Statisticamente, il 20% degli spettatori viene a Le Mans a bordo di una Peugeot!”
Peugeot gode di un enorme sostegno da parte dei tifosi. “Dovreste sentire gli applausi in Place de la République quando le 9X8 vengono scaricate per le verifiche tecniche. Dobbiamo dare il massimo. Peugeot ha già brillato a Le Mans, ma con meno concorrenza. Oggi, con otto costruttori molto competitivi, è molto più difficile. Ma correremo ogni rischio per ottenere un risultato solido. Se non saremo tra i primi 10, saremo delusi. Anche se puntiamo al podio, un piazzamento tra i primi cinque ci renderebbe molto felici!” conclude Jean-Marc Finot.
Il calendario della 24 Ore di Le Mans 2025 è fitto di appuntamenti. Dopo le tradizionali verifiche tecniche nel cuore di Le Mans (6 e 7 giugno), le Peugeot 9X8 scenderanno in pista domenica 8 giugno per la giornata di test (sei ore di gara). Ritorneranno sul circuito di 13,626 km la sera di mercoledì 11 giugno per le prove libere e le qualifiche. Il giorno successivo, le migliori 15 Hypercar si sfideranno nell’Hyperpole 1 (20 minuti), mentre le prime 10 accederanno all’Hyperpole 2 (15 minuti). La gara inizierà sabato 14 giugno alle 16:00, con l’addio della leggenda del tennis Roger Federer.
“Le Mans è un banco di prova tecnico straordinario e una sfida di eccellenza operativa, dove anche il più piccolo dettaglio può compromettere tutto. Ma è anche un’avventura profondamente umana, fatta di emozioni forti e di un impegno totale. È il Santo Graal per ogni appassionato di motorsport, con per me anche un significato personale. Mio padre era presente nel tragico 1955 e, per fortuna, si rifugiò dietro le tribune. Mio nonno apprese la notizia alla radio, ma non disse nulla fino al ritorno del figlio. Io l’ho riportato a Le Mans nel 1981, appena patentato. Da allora ci sono tornato come spettatore almeno 30 volte. Dopo 40 anni, sono passato dal dormire in un parcheggio a guidare il team Peugeot TotalEnergies nel paddock. Un sogno diventato realtà.”