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Ecco come i prezzi delle auto sono cresciuti negli ultimi 7 anni

I prezzi delle auto hanno subito revisioni al rialzo in Europa, condizione già visibile e ora accertata anche da uno studio della Jato

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Il cambio di passo che ha coinvolto i prezzi delle auto in questi ultimi anni risulta evidente a tutti, con aumenti generalizzati e di ampia portata che hanno finito per rendere l’acquisto di un nuovo veicolo quasi un lusso. Al centro degli aumenti c’è sicuramente l’aumento dei costi legato alle nuove tecnologie di bordo, alla necessità di condurre test sempre più dispendiosi in accordo con normative sempre più stringenti, le crescenti tensioni geopolitiche, lo status seguente agli anni della Pandemia, la crisi dei chip e le prerogative rivolte all’elettrico.

In questo modo i prezzi delle auto hanno subito ampie revisioni al rialzo in Europa, condizione già ben visibile sebbene ora sia stata accertata anche da un recente studio della Jato. La società di analisi del mercato automobilistico ha analizzato i prezzi delle auto registrati sul mercato europeo, negli ultimi 7 anni, restringendo la visione ai mercati italiano, francese, inglese e tedesco valutandoli come fossero una nazione unica.

L’analisi della Jato ha messo in luce un aumento spropositato dei prezzi delle auto nei principali mercati europei

L’analisi ha stabilito, intanto, che oggi berline e station wagon hanno perso il fascino di un tempo lasciando maggiore spazio ai nuovi crossover e SUV soprattutto di Segmento B e C; in ogni caso fra i Segmenti più apprezzati c’è anche quello delle berline di Segmento B. La Jato ha pure certificato che le motorizzazioni diesel stanno ormai lasciando il passo a quelle elettrificate, ragione che prodotto evidenti modifiche negli apporti produttivi prima dedicati alla motorizzazione endotermica più apprezzata fino a qualche tempo fa.

Jato
Grafiche, Jato Dynamics

I dati dicono che gli incrementi di prezzo maggiori sono stati il 2020, il 2021 e il 2022. A registrare gli incrementi maggiori sono stati i modelli di Segmento B, ovvero quelli che registrano volumi di vendita maggiori; nel 2020 i prezzi delle auto di Segmento B, ovvero quelle fino ai 420 cm di lunghezza, sono aumentati (rispetto al 2019) sulla base di una media pari al 10%. Un dato tre volte maggiore rispetto all’incremento registrato fra il 2018 e il 2019, quando la variazione si attestava su un meno consistente +3%. Per ciò che riguarda invece il Segmento C, riservato ai veicoli fino ai 460 centimetri di lunghezza, il 2021 ha rappresentato l’anno con il maggiore incremento dei prezzi con valori aumentati del 12% rispetto a quanto registrato nel 2020. In questo caso il dato è pari al valore percentuale cumulato dei due anni precedenti. Se restringiamo il dato a quanto paventato in tema di C-SUV, l’aumento più elevato è quello del 2022 con una crescita del 10% rispetto all’anno precedente che rappresenta anche il terzo aumento consecutivo rispetto all’anno precedente. Nel caso delle B-SUV la variazione di prezzo è pari a un aumento di circa il 6/7%.

I prezzi sono aumentati in maniera esponenziale

I dati forniti dalla Jato dicono che i prezzi delle auto, dal 2018 al 2025 sono aumentati di almeno il 34% nei Paesi interessati dall’indagine, per ciò che riguarda il Segmento B, ovvero del 36% per quanto riguarda le varianti di Segmento C. Va detto anche che le variazioni di prezzo fra i SUV e le varianti tradizionali dei Segmenti di mercato tenuti in considerazione è variato nel tempo. In questo modo se le SUV risultano sempre più costose delle varianti tradizionali, la differenza di prezzo non è risultata mai costante fra le due parti.

Infatti se si tiene in considerazione il Segmento B le variazioni di prezzo fra i SUV e la controparte tradizionale varia dal 27% al 33%, con il costo assoluto per i veicoli considerati che è cresciuto in maniera importante. Nel caso del Segmento C le SUV presentano una differenza di prezzo inferiore con le varianti tradizionali, secondo un range che va dal 9% al -1%. In ogni caso anche qui il costo assoluto ha subito incrementi non indifferenti. Se si guarda alle differenze di prezzo fra SUV di Segmento B e SUV di Segmento C, in questo caso la differenza di prezzo è pari al 19/24% con incrementi a favore delle versioni di dimensioni maggiori. Le varianti di vetture con carrozzeria tradizionale, di Segmento B e C, ravvisano invece una differenza di prezzo del 47/54% a favore delle versioni di più grandi dimensioni. I prezzi delle auto di Segmento B e C sono infatti aumentati, in termini di differenza, da 8.500 euro (2018) a 11.800 euro dell’anno scorso.

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Grafiche, Jato Dynamics

Si può dire, infine, che i dati proposti dalla Jato certificano che oggi i modelli ricadenti nel Segmento B propongono prezzi che sono quelli delle varianti di Segmento C registrati nel 2018. Parliamo di un fenomeno noto come “migrazione dei prezzi”. Allo stesso tempo le Segmento B costano quanto costava un B-SUV tra il 2018 e il 2019 e le Segmento C costano come le C-SUV nel periodo 2021/2022.