Volkswagen prova a rilanciarsi tornando al concetto di “auto del popolo”

Volkswagen riscopre la sua anima di auto del popolo grazie ad una nuova strategia realista, focus su ibridi e prezzi accessibili.
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Fino a un paio d’anni fa, Volkswagen voleva inseguire Tesla anche a costo di snaturarsi. Il risultato è stato un allontanamento progressivo dalla propria base storica, tra strategie di vendita poco digeribili, concessionari messi ai margini e interni dominati da comandi touch poco intuitivi, tanto da generare malcontento nei consumatori. Ora le cose stanno per cambiare.

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Con l’arrivo di Martin Sander alla guida delle vendite, il marchio tedesco sta riportando i piedi per terra. In un’intervista ad Automotive News Europe, l’ex dirigente Ford ha delineato una Volkswagen meno ideologica e più concreta. L’obiettivo ora è quello di tornare a essere un costruttore popolare nel senso più autentico del termine.

volkswagen golf gti 50
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Sander ammette, senza troppi giri di parole, che il tentativo di rivoluzionare il modello di vendita attraverso il sistema “agency” ha creato tensioni inutili. Ridurre i concessionari a semplici punti di consegna si è rivelato un errore, soprattutto in una fase di mercato complessa. Per Volkswagen, oggi, la rete non è un problema da gestire ma un alleato indispensabile. Senza il supporto dei concessionari, sottolinea Sander, certi obiettivi semplicemente non sono raggiungibili.

Questo nuovo pragmatismo si riflette anche nelle scelte tecniche. In un momento in cui l’Unione europea continua a interrogarsi sul 2035, Volkswagen non punta più tutto sull’elettrico. I motori termici e soprattutto gli ibridi restano centrali, perché sono quelli che garantiscono margini e volumi. Sono le Golf e le Tiguan tradizionali a finanziare gli enormi investimenti necessari per la mobilità elettrica del futuro. L’approccio cambia anche nel rapporto con il cliente, che non viene più spinto o colpevolizzato, ma accompagnato gradualmente verso nuove soluzioni, spesso ibride, in attesa che le infrastrutture siano davvero all’altezza.

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Per quanto riguarda la concorrenza, brand come BYD o MG vengono presi molto sul serio, ma la risposta non passa da barriere o dazi. La vera arma è il prezzo. In quest’ottica diventa cruciale il lancio della versione di serie della ID. 2all, attesa nel 2026 sotto la soglia dei 25.000 euro. Un modello che dovrà cancellare il ricordo di una ID.3 percepita come costosa e poco rifinita.

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Lo sguardo però va già al 2027 con il progetto ID. EVERY1. L’ambizione è portare sul mercato una vera Volkswagen elettrica da circa 20.000 euro. Per riuscirci senza sacrificare qualità e affidabilità, il gruppo ha deciso di aprirsi a collaborazioni esterne, come quella con Rivian per software e architettura elettronica. Una strategia che ora punta sulla concretezza e puntare sul concetto che è stato sempre parte di Volkswagen, ovvero quella di “auto del popolo”.