Volkswagen ha ammesso di aver bisogno di aiuto, e la salvezza del colosso tedesco nel settore software arriva dal suo (una volta) concorrente XPeng. Da diversi mesi, le due aziende collaborano per sviluppare una nuova piattaforma software congiunta, mossa strategica che mira a far recuperare terreno al Gruppo rispetto ai rivali. C’è di sicuro l’amara consapevolezza che per essere all’avanguardia bisogna comprare tecnologia cinese.

La nuova architettura, denominata CEA, senza troppi malintesi China Electronic Architecture, è stata inizialmente annunciata per equipaggiare tutti i modelli Volkswagen in Cina, elettrici, ibridi e persino a combustione interna. Questa piattaforma vanta due vantaggi: innanzitutto, è meno costosa. Sostituendo la maggior parte dei sistemi di controllo con soli tre computer centrali, si riducono drasticamente i costi di produzione grazie a un design semplificato e un minor cablaggio.
In secondo luogo, la CEA promette prestazioni software migliorate. Questi tre “cervelli” beneficiano di una potenza di calcolo notevole, garantendo una migliore reattività nelle interazioni e una maggiore efficienza nella gestione dei cruciali sistemi di assistenza alla guida.
Inizialmente, Volkswagen aveva giurato che questa architettura sarebbe rimasta un’esclusiva per la Cina, dove è già in fase di installazione su modelli come la ID. UNYX 08. Tuttavia, lo scenario sta cambiando, e il software CEA potrebbe presto sbarcare anche in Europa.

Il jolly per l’importazione è rappresentato dalle trattative in corso tra Volkswagen e Bruxelles. Il Gruppo sta negoziando per ottenere l’esenzione dai dazi doganali europei (attualmente fissati al 20,7%) sui veicoli prodotti in Cina. Se la Commissione Europea dovesse accettare, i modelli tedeschi fabbricati in Asia, e dotati di questa architettura, potrebbero arrivare sulle strade europee.
Il candidato perfetto per il debutto europeo della piattaforma CEA è la Cupra Tavascan. Questo SUV, che sta perdendo slancio sul mercato europeo, è un gemello tecnico della Volkswagen ID. UNYX 06, prodotta nello stabilimento di Anhui in Cina.
