Come spesso vi scriviamo sindacati, lavoratori e istituzioni sono preoccupati per il futuro dell’industria auto in Italia. In particolare preoccupa la situazione degli stabilimenti del gruppo Stellantis che nonostante le rassicurazioni per il futuro è tutt’altro che rosea. Tra gli stabilimenti che soffrono di più ci sono Cassino, Pomigliano e Mirafiori. Non mettiamo Melfi perchè comunque li la situazione è abbastanza delineata con l’avvio della produzione di DS N 8, nuova Jeep Compass e l’imminente arrivo della nuova Lancia Gamma e della DS N 7.
Senza dimenticare che entro fine 2027 dovrebbe arrivare anche l’erede di Tonale sempre su piattaforma STLA Medium. Sappiamo che i sindacati non sono del tutto convinti, ma comunque rispetto alle altre fabbriche già ci sono tanti modelli in rampa di lancio e questo rappresenta già un buon inizio. Tanto che si parla della produzione che rapidamente dovrebbe tornare a quota 200 mila unità all’anno.
Ecco la nostra proposta a Stellantis per garantire la piena occupazione degli stabilimenti di Cassino, Pomigliano e Mirafiori
Più nebulosa e ricca di incognite è la situazione di Cassino, Mirafiori e Pomigliano. A dire il vero ognuno di questi stabilimenti ha già assegnati dei progetti. Il fatto è che allo stato attuale nessuno di questi sembra in grado di garantire la piena occupazione delle fabbriche in futuro. In queste fabbriche dunque ci auguriamo che Stellantis già nel 2026 possa assegnare ulteriori progetti in maniera da garantire un futuro sicuro ai lavoratori degli stabilimenti senza più ricorrere ad ammortizzatori sociali, a esodi incentivati o ancora viaggi della speranza in Serbia o in Slovacchia.

Partendo dallo stabilimento di Cassino, Stellantis ha annunciato che oltre a Maserati Grecale nei prossimi anni, presumibilmente dal 2028 partirà la produzione delle nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio. Sembra inoltre previsto l’arrivo anche di un altro modello sempre su piattaforma STLA Large forse una nuova Levante. Qui il problema è innanzi tutto arrivarci al 2028 dato che fino a quella data la situazione sarà a dir poco drammatica. Poi comunque trattandosi di modelli premium, che quindi non garantiscono numeri di produzione altissimi, suggeriamo a Stellantis di introdurre un ulteriore modello sempre su piattaforma STLA Large.
Si potrebbe puntare o su una ammiraglia di Maserati tipo la Quattroporte o su un altro modello Alfa Romeo magari da collocare al vertice della gamma del biscione oppure ancora tra Giulia e Stelvio, quella famosa via di mezzo tra una berlina e un SUV che manca attualmente nella gamma della casa automobilistica milanese. Non sappiamo se così si arriverebbe alla piena produzione ma quanto meno ci sarebbe un netto miglioramento. Poi ovviamente molto dipenderà anche dal successo commerciale di questi modelli.
Per quanto riguarda lo stabilimento Stellantis di Mirafiori sappiamo che grazie alla nuova Fiat 500 Hybrid si arriverà a quota 100 mila unità all’anno e forse anche qualcosina di più, tanto che stanno tornando anche lavoratori dalla Serbia per dare manforte alla produzione è questa è un’ottima notizia. Ovviamente questa auto da sola non basta. Sappiamo che forse nel 2028 o nel 2029 arriverà la nuova Fiat 500e che sarà molto più interessante rispetto al modello attuale sia come prezzo che come autonomia. Anche questa auto da sola però non dovrebbe bastare.

Suggeriamo che a questa fabbrica venga assegnata almeno un’altra vettura di ampi volumi magari sempre di Fiat in maniera da portare la produzione nella fabbrica ad oltre 200 mila unità più vicina a quota 250 mila unità. Con qualche nuovo modello o spostando la produzione di una delle vetture già in programma ma prodotte all’estero la situazione si dovrebbe sistemare rapidamente.
Per finire Pomigliano. Qui sappiamo solo che Stellantis ha intenzione di produrre la nuova Fiat Pandina, futura generazione dell’attuale Panda diventata da poco Pandina. Anche qui prima del 2028 non se ne parla. Quindi la fabbrica dovrà stingere i denti con l’attuale Pandina mentre Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet con la conclusione della loro carriera non saranno più prodotte qui. Attualmente questa fabbrica non ha altri progetti in cantiere.
Si era parlato di due modelli su piattaforma STLA Small, uno di Alfa Romeo e uno di Lancia ma si trattava di una mera indiscrezione. Al momento Stellantis non ha confermato ne smentito questa possibilità Si spera che nel 2026 venga fatta luce anche su questo. Se queste due auto fossero confermate sarebbe già un inizio. Per quanto riguarda Alfa Romeo si parlava del famoso modello tra Junior e Tonale che secondo alcuni sarà erede diretta di Giulietta secondo altri invece l’ennesimo crossover ma molto sportivo.
Per quanto riguarda Lancia, sempre che nel frattempo il marchio non sia stato liquidato, potrebbe arrivare un nuovo crossover compatto al posto della nuova Delta che garantirebbe molte più immatricolazioni. Con la nuova Pandina, e questi altri due modelli la situazione di Pomigliano non sarebbe per nulla male ma forse mancherebbe ancora qualcosa per garantire la piena occupazione. Ci riferiamo ad una gemella della nuova Fiat Pandina con uno degli altri brand di Stellantis che potrebbe davvero rilanciare le ambizioni della fabbrica campana garantendone il futuro per anni, lustri e forse anche decenni.

