Mentre Tesla continua a far parlare di sé con il suo sistema Full Self-Driving, prossimamente a bordo della flotta di robotaxi Cybercab, si spera senza troppi incidenti, i competitor europei non stanno a guardare. Il Gruppo Volkswagen ha appena annunciato di essere entrato nella fase successiva di test del suo veicolo sperimentale a guida autonoma, il Gen.Urban.
Dopo un lancio in sordina per “prove intensive”, il Gen.Urban ha iniziato a guidare autonomamente sulle strade di Wolfsburg, quartier generale della casa tedesca. Il progetto, pur restando per ora confinato alla ricerca, ha come obiettivo quello di “esplorare l’esperienza dei passeggeri a bordo di un veicolo a guida autonoma senza volante o pedali tradizionali”.

Il Dott. Nikolai Ardey, responsabile dell’innovazione del Gruppo Volkswagen, ha sottolineato che la chiave è “creare fiducia” attraverso un’interazione significativa. In un chiaro riferimento indiretto all’approccio a volte caotico della concorrenza americana, ha affermato che la tecnologia, in definitiva, dovrebbe adattarsi alle persone, e non il contrario.
La rimozione del volante e dei pedali libera, ovviamente, più spazio nell’abitacolo. E qui arrivano le prime differenze rispetto alla concorrenza. Mentre il Cybercab di Tesla è notoriamente limitato a due porte e due posti, il prototipo Volkswagen Gen.Urban è dotato di quattro porte e almeno quattro posti, rivelandosi decisamente più ospitale per il tipico passeggero europeo.

Inoltre, nonostante non ci sia un volante per il passeggero, è presente un “pannello di controllo appositamente sviluppato con un joystick” sul sedile anteriore, destinato all’indispensabile “conducente di sicurezza” addestrato, pronto a intervenire in caso di necessità. Questo piccolo joystick è il promemoria silenzioso che, nonostante i progressi rapidi della guida autonoma, la sicurezza ha ancora la precedenza sulla comodità di sedersi e messaggiare.
Come le rivali Waymo e Cybercab, i passeggeri del Gen.Urban potranno regolare il comfort prima dell’arrivo del veicolo, modificando la temperatura dell’abitacolo e l’illuminazione ambientale.
