Volkswagen: con 40 euro si può migliorare l’autonomia dei primi modelli elettrici

Un ingegnere ha creato un dispositivo economico per il precondizionamento della batteria, aumentando l’efficienza di ricarica.
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Le auto elettriche di ultima generazione dispongono ormai quasi tutte di un sistema di precondizionamento della batteria, una funzione molto apprezzata specialmente dai conducenti che vivono in climi freddi o che utilizzano spesso le colonnine di ricarica rapida. Quando la batteria non ha raggiunto la temperatura ideale, la ricarica in corrente continua diventa più lenta e meno efficiente, riducendo la velocità di trasferimento dell’energia e allungando i tempi di attesa.

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I primi veicoli elettrici del Gruppo Volkswagen, costruiti tra il 2021 e l’inizio del 2024 sulla piattaforma MEB, non disponevano di questa tecnologia. Modelli come Volkswagen ID.3, ID.4, ID. Buzz, Skoda Enyaq e Cupra Born ne erano infatti privi, nonostante l’hardware fosse già predisposto per la gestione termica della batteria. In pratica, questi veicoli potevano riscaldare o raffreddare le celle per mantenerle entro limiti di sicurezza, ma non era possibile attivare manualmente la funzione di precondizionamento prima di una ricarica rapida. A colmare questa lacuna ci ha pensato Fredrik Gustafsson, un ingegnere specializzato in sicurezza, che ha sviluppato una soluzione economica e sorprendentemente semplice.

Volkswagen: questo dispositivo migliora l’autonomia dei primi modelli elettrici del marchio

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Il suo sistema utilizza una piccola scheda elettronica collegata al Battery Management System (BMS) tramite un cavo di estensione nascosto dietro il vano portaoggetti. Il software viene caricato tramite una chiavetta USB indipendente, mentre l’alimentazione avviene attraverso un cavo USB-C. Il costo complessivo? Circa 40 euro.

Gustafsson ha pubblicato il progetto e le istruzioni complete sulla sua pagina GitHub, rendendolo accessibile a chiunque voglia sperimentare. Tuttavia, va sottolineato che modificare il sistema di gestione della batteria comporta dei rischi e può invalidare la garanzia del veicolo.

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L’ingegnere sta già lavorando a una seconda versione del dispositivo, che dovrebbe integrarsi con un’app per smartphone, consentendo di monitorare la temperatura e l’attività del sistema in tempo reale. Una soluzione ancora acerba, ma che dimostra come l’inventiva possa colmare i limiti software dei primi modelli elettrici Volkswagen.