Toyota è una delle poche case automobilistiche capaci di muoversi su più fronti motoristici senza perdere coerenza. Mentre continua a presidiare il mercato con ibridi tradizionali, plug-in ed elettrici (e l’immancabile idrogeno), in parallelo sta investendo energie considerevoli nello sviluppo di nuovi propulsori a combustione. Un modo per preservare quell’anima meccanica e quella sonorità che molti appassionati non sono disposti ad abbandonare.
Toyota mette nel mirino Audi: la nuova GR Corolla sfida l’Audi RS 3

Il merito di questa filosofia va attribuito soprattutto ad Akio Toyoda. Sotto la sua guida, il marchio ha ritrovato un’anima sportiva che sembrava sopita da anni: modelli come GR Yaris e GR Supra sono figli diretti del suo approccio e dell’esperienza maturata nel Mondiale Rally, competizione che ha plasmato non solo la tecnica ma anche la mentalità del reparto GAZOO Racing.
Proprio nei mesi scorsi Toyota ha mostrato un esempio concreto della direzione intrapresa con il prototipo GR Yaris M-Concept, una interpretazione radicale del modello che presenta un motore centrale, dinamica completamente rivista e un cuore nuovo, il quattro cilindri turbo G20E 2.0, sviluppato per offrire un arco di potenze che potrebbe spaziare dai 400 ai 600 CV. È più compatto e più leggero del 2.4 attuale e, per architettura e caratteristiche, si presterebbe perfettamente tanto alle auto sportive quanto alle competizioni, dal Super GT alla Super Formula.
La Toyota GR Corolla potrebbe essere uno dei primi modelli a beneficiarne, ma non sarebbe l’unica sorpresa. All’interno del reparto motori Toyota sta infatti nascendo un secondo propulsore completamente nuovo, ancora più compatto del G20E. I tecnici non hanno rivelato se si tratti di un tre o di un quattro cilindri, ma confermano una parentela tecnica con l’unità utilizzata dal prototipo GR Yaris impegnato nella Super Taikyu, dove ha già ottenuto risultati convincenti.

Secondo le indiscrezioni, questo nuovo motore potrebbe essere il candidato ideale per la futura GR Celica, progetto di cui si parla sempre più spesso. “Stiamo lavorando per creare un propulsore estremamente potente ma con ingombri ridotti” ha spiegato Mitsuto Sakai, responsabile dello sviluppo dei motori a combustione di Toyota. “È una sfida complessa, non sappiamo ancora se tutte le soluzioni saranno praticabili, ma il nostro obiettivo è migliorare l’efficienza della combustione mantenendo dimensioni molto contenute”.
Le difficoltà tecniche non mancano. L’esperienza nella Super Taikyu ha evidenziato, ad esempio, gravi limiti nella gestione termica, risolti nel prototipo con enormi prese d’aria nei passaruota posteriori, simili a quelle delle vetture Rally1 del WRC. Altri problemi riguardano le vibrazioni tipiche dei motori a tre cilindri e un’usura anomala degli pneumatici anteriori nella GR Yaris tradizionale, indizi che rafforzano la possibilità di un futuro sportivo Toyota con motore centrale.
Se tutto andrà secondo i piani, i prossimi anni potrebbero segnare l’inizio di una nuova era sportiva per la casa automobilistica giapponese, con un’intera famiglia di propulsori pensata per mantenere vivo il piacere di un motore tradizionale pur in un mondo sempre più elettrificato.
