Tesla e la promessa del FSD: che fine ha fatto la guida completamente autonoma?

La promessa della guida autonoma di Tesla si è trasformata in un “semplice” assistente di livello 2: fioccano le accuse di pubblicità ingannevole.
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Negli ultimi anni Tesla ha promosso con forza la sua tecnologia Full Self Driving (FSD), presentandola come un sistema capace di guidare l’auto da sola in quasi ogni circostanza, senza l’intervento del conducente. La realtà, però, è molto diversa: il sistema si è rivelato al massimo un assistente alla guida di livello 2, ben lontano dai livelli 4 e 5 che prevedono veicoli in grado di assumersi l’intera responsabilità della guida. Non a caso, le promesse non mantenute hanno portato l’azienda di Elon Musk ad affrontare diverse controversie legali, soprattutto negli Stati Uniti.

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Tesla e la promessa mancata della guida autonoma: il caso FSD

FSD guida autonoma per robotaxi Tesla

Il problema nasce da una comunicazione spesso considerata pubblicità ingannevole. Dal 2016 Tesla sosteneva che tutte le sue auto fossero già dotate dell’hardware necessario per la guida completamente autonoma, attivabile con futuri aggiornamenti software. Di anno in anno, Musk ha ribadito che il FSD sarebbe arrivato “entro la fine dell’anno”, ma ciò non si è mai verificato. Anzi, nel 2023 la stessa Tesla ha ammesso che i veicoli prodotti tra il 2016 e il 2023 non dispongono della componentistica adeguata per la guida senza supervisione del conducente.

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Oggi, accedendo al configuratore della Model 3 in Europa, il pacchetto FSD viene proposto a 7.500 euro con la promessa che l’auto possa guidare da sola con “intervento minimo del conducente”. Tuttavia, nelle note a piè di pagina si legge chiaramente che le funzioni richiedono la supervisione attiva del guidatore e che il sistema “non rende l’auto autonoma”. Una precisazione che nei mercati extraeuropei spesso non compare.

Elon Musk Tesla

Il prezzo del FSD, dopo aver superato i 14.000 dollari negli Stati Uniti, è oggi sceso a circa 8.000 dollari, segno di una strategia ridimensionata. Tesla, intanto, parla di aggiornamenti software OTA che renderanno progressivamente più avanzate le funzioni, ma la promessa originaria della “guida completamente autonoma” è stata sostituita da una definizione molto più vaga.

Parallelamente, l’azienda sta sperimentando i primi robotaxi ad Austin, un progetto che dovrebbe rappresentare il vero passo verso l’autonomia di livello superiore. Nel frattempo, il consiglio di amministrazione ha proposto per Elon Musk un pacchetto di compensi da 1 trilione di dollari, legato a obiettivi di lungo periodo: tra questi, il raggiungimento di 10 milioni di abbonamenti attivi al FSD nel prossimo decennio.

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