La Renault Clio è una leggenda del mercato delle compatte, un’istituzione capace di attraversare tre decenni di storia con oltre 17 milioni di unità vendute e una reputazione solida come il marmo di una piazza francese. La sesta generazione, in arrivo nei concessionari nel 2026, promette di portare avanti questa eredità, combinando un design fresco, interni più tecnologici e motori che non deludono i fan delle auto a combustione interna.
Renault sembra non voler abbandonere il motore benzina… almeno per ora. Il modello rinnovato propone una gamma semplice ma efficace: la versione benzina da 115 CV, quella bi-fuel GPL da 120 CV e, al vertice, l’ibrida full hybrid da 160 CV, capace di scattare da 0 a 100 km/h in 8,3 secondi. Fin qui tutto tranquillo, nulla di cui stupirsi, almeno fino a quando i fotografi spia hanno catturato un prototipo camuffato della Clio E-Tech Full Hybrid, impegnato in prove che più che test standard sembrano esperimenti da laboratorio per testare maggiore potenza.

Secondo fonti interne, afferma Motor.es, gli ingegneri di Horse Powertrain stanno giocando al piccolo Frankenstein automobilistico, rifornendo il motore con benzina a 98 ottani per far salire la potenza fino a 200 CV. Il sistema ibrido combina un motore a benzina 1.8 con due motori elettrici: in teoria, una combinazione già performante, ma Renault vuole spremere ogni cavallo disponibile.
E qui arriva la parte succosa: tutto questo potrebbe preludere al ritorno della leggendaria sigla RS, per una sportiva compatta che ha già fatto innamorare generazioni di automobilisti.

Negli ultimi tempi, i rumor sul ritorno della divisione Renault Sport si sono intensificati, soprattutto dopo le recenti difficoltà di Alpine. Insomma, i francesi non vogliono solo vendere utilitarie, vogliono far battere il cuore dei guidatori più audaci.
Non sappiamo ancora se vedremo davvero una Clio RS 200 CV, ma la recente serie di test è un segnale chiaro: la Clio non è più solo un’utilitaria, è una promessa di brivido, pronta a sorprendere chi pensava che le compatte fossero destinate solo a parcheggiare facilmente in città.