Batterie per auto elettriche: il punto sulla rivoluzione silenziosa del sodio

Se fino a ieri l’oro bianco era il litio, il futuro dell’elettrico potrebbe essere il sodio. E questa volta, più che un pizzico di sale, serve un’intera batteria.
batterie sodio batterie sodio

Negli ultimi anni, lo abbiamo visto, la partita non si gioca più solo sui motori ma soprattutto sulle batterie, il cuore tecnologico e anche il componente più costoso di ogni auto elettrica. Non basta costruire un’auto silenziosa e scattante, ma serve un accumulatore compatto, sicuro, sostenibile e soprattutto economico.

Advertisement

In attesa del tanto decantato arrivo delle batterie allo stato solido, che promettono di rivoluzionare il settore ma non arriveranno prima del prossimo decennio, l’industria si concentra su un’alternativa molto più concreta e vicina, ovvero le batterie agli ioni di sodio.

batterie sodio
Advertisement

Quest’anno CATL, gigante mondiale del settore, ha svelato la seconda generazione di batterie al sodio prodotte in serie, dichiarando autonomie potenziali di oltre 500 km per i futuri modelli elettrici. Non parliamo di un esperimento da laboratorio, ma di una tecnologia che potrebbe già entrare in applicazioni reali dal 2026, per poi conquistare gradualmente il mercato entro tre anni.

Gli studiosi considerano queste batterie al sodio un’integrazione alle attuali celle al litio, non un rimpiazzo immediato. Probabilmente pensioneranno prima le obsolete batterie al piombo, ma la loro diffusione appare ormai inevitabile. I motivi,però, sono evidenti: ricarica rapida, maggiore sicurezza, prestazioni affidabili anche con climi estremi (da -40 °C a +45 °C), produzione più sostenibile e costi inferiori. Insomma, meno litio e più sale, ma con molta sostanza.

batterie sodio

Il tallone d’Achille delle batterie al sodio andrebbe in ogni caso risolto. Parliamo di una densità energetica più bassa rispetto alle batterie al litio tradizionali. Il divario si sta colmando, ma lentamente: proprio la proposta di CATL ha già raggiunto i 175 Wh/kg, un livello vicino a quello delle LFP (litio ferro fosfato), oggi considerate la soluzione più appetibile nel panorama delle celle al litio.

Advertisement

Le potenzialità sono evidentemente enormi, dai veicoli elettrici leggeri agli ibridi, dai macchinari agricoli alle applicazioni industriali ad alto assorbimento di potenza. E, secondo le stime, entro 3-4 anni il costo potrebbe dimezzarsi, rendendole pienamente competitive con le attuali batterie LFP. Non a caso la Cina ha già inserito il sodio tra le sue priorità strategiche, accelerando sulla standardizzazione e sugli incentivi.