Non c’è nessun accordo con BMW: Mercedes investe sui suoi motori senza compromessi

Le voci estive ipotizzavano un possibile accordo a partire dal 2027, secondo cui Mercedes avrebbe potuto sostituire alcuni dei suoi motori più piccoli.
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ARCHIV - Eine Frau putzt am 23.09.2014 auf dem Messestand von Daimler bei der IAA Nutzfahrzeuge in der Messe Hannover (Niedersachsen) einen Mercedes-Stern. Wegen des Verdachts des Abgas-Betrugs hat die Stuttgarter Staatsanwaltschaft mehrere Standorte des Autobauers Daimler durchsucht. (zu dpa "Ermittler durchsuchen Daimler-Werke wegen Verdacht des Abgasbetrugs" vom 23.05.2017) Foto: Ole Spata/dpa +++(c) dpa - Bildfunk+++

Mercedes chiude definitivamente ogni voce di collaborazione con BMW sulla fornitura di motori per le proprie vetture, ponendo fine a settimane di speculazioni nel settore automobilistico europeo. L’indiscrezione era nata ad agosto, quando la rivista tedesca Manager Magazin aveva ipotizzato trattative avanzate tra la casa della Stella e la Casa di Monaco per l’utilizzo di propulsori a 4 cilindri, anche in combinazione con sistemi plug-in.

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L’ipotesi prevedeva l’adozione di motori moderni già conformi alla normativa Euro 7, con l’obiettivo di ridurre i costi di sviluppo. Tuttavia, Markus Schaefer, CTO e membro del consiglio di amministrazione di Mercedes, ha chiarito a Autocar al Salone di Monaco che la realtà è completamente diversa. “Non ho diffuso io la notizia. Abbiamo riprogettato integralmente il nostro portafoglio di motori a quattro e sei cilindri, dando vita alla famiglia FAME (Family of Modular Engines)”, ha spiegato Schaefer.

Markus Schaefer mercedes
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I nuovi propulsori FAME sono già aggiornati agli standard sulle emissioni EU7, China 7 e USA, confermando la piena autonomia tecnologica di Mercedes. Il manager ha inoltre anticipato l’arrivo di un nuovo V8 ad alte prestazioni, anch’esso conforme alla normativa Euro 7, e ha ribadito che la casa continuerà a offrire motori V12 per i modelli più esclusivi.

In sostanza, Mercedes ha concentrato i propri investimenti nello sviluppo interno di motorizzazioni efficienti e moderne, senza alcuna intenzione di esternalizzare la produzione, tanto meno affidandosi a un concorrente diretto come BMW.

sede mercedes

Le voci estive ipotizzavano un possibile accordo a partire dal 2027, secondo cui Mercedes avrebbe potuto sostituire alcuni dei suoi motori più piccoli, come il 1.5 turbo, con il 2.0 BMW, ma nessuna conferma ufficiale era mai arrivata da Stoccarda o Monaco. La presa di posizione di Schaefer chiarisce che la casa tedesca intende mantenere il controllo completo sul cuore pulsante dei suoi veicoli, appunto, il motore.

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Questa strategia si inserisce in un contesto di transizione tecnologica in cui Mercedes accelera sull’elettrificazione senza abbandonare del tutto i motori a combustione interna. Un esempio concreto è la nuovissima GLC, che sarà disponibile in versione elettrica a un prezzo simile a quello della variante termica.