Se pensavate che la scomparsa della Fiesta o della Focus fosse il fondo del barile, Ford ha deciso di iniziare a scavare. Il marchio dell’Ovale Blu si prepara a una sfida di sopravvivenza estrema in Europa, decidendo di mandare in pensione anticipata uno dei suoi modelli più redditizi e amati degli ultimi anni, ovvero la Ford Kuga.
Nonostante un successo commerciale indiscutibile e un margine di profitto dell’8%, la terza generazione del SUV dovrebbe uscire ufficialmente di produzione alla fine del 2026. La conferma arriva da oltreoceano, dato che questa settimana, lo stabilimento di Louisville ha ufficialmente cessato la produzione della Ford Escape, ovvero la gemella americana della Kuga, e della lussuosa Lincoln Corsair. Una mossa che segue la strategia di Jim Farley, iniziata nel 2023, volta a privilegiare modelli ad alte prestazioni e “più divertenti”, declassando Kuga ed EcoSport a semplici comparse sacrificabili per avanzare ad ogni costo nella transizione.

La notizia più amara per i nostalgici è che non è prevista alcuna sostituzione con motore a combustione. Ford sta scommettendo tutto (forse troppo) sulla Explorer elettrica. Sarà questo SUV elettrico, con il suo vano di carico da 536 litri e un’autonomia di 600 chilometri, a dover colmare il vuoto abissale lasciato dai modelli ibridi e termici entro il 2027.
La casa americana, che un tempo dominava le strade del Vecchio Continente, sembra ormai in caduta libera, riducendo la sua offerta alla sola Puma e a pochi altri modelli di nicchia.

Mentre Farley confida di mantenere i profitti con icone come Bronco e Mustang, i concessionari europei guardano con preoccupazione gli showroom che si svuotano. Convincere i tipici clienti Kuga a passare all’elettrico puro sarà un’impresa titanica, specialmente in un mercato che sembra tutt’altro che pronto a rinunciare alla versatilità del SUV termico. Con la fine della Kuga, l’Ovale Blu rischia di diventare un ricordo sbiadito nei garage europei, trasformandosi da gigante dei volumi a marchio per pochi coraggiosi.
