La Nissan Juke, forse il crossover subcompatto più divisivo e originale del decennio, si prepara a un nuovo debutto. Le recenti foto spia confermano la notizia forse meno rassicurante, ovvero che la prossima Juke sarà esclusivamente elettrica. Ancora troppi i dubbi su una proposta a benzina a pochi mesi dal debutto pubblico. La buona notizia, però, è che, nonostante la pesante camuffatura, la Juke manterrà il suo design distintivo. Per chi già non amava le sue forme, l’opinione, evidentemente, difficilmente cambierà.

La Juke resta fedele a sé stessa. Finestrini laterali stretti che si restringono bruscamente, fiancate con linee decise e un posteriore voluminoso con quel tocco di tetto spiovente Sotto gli strati di camouflage si nota una strana influenza, vale a dire quella della Nissan Leaf 2026. L’arco dei parafanghi, i cerchi e le linee della carrozzeria a “U” che racchiudono il cofano, suggeriscono un family feeling più marcato con l’utilitaria elettrica aggiornata.
I segreti tecnici della Juke sono meno misteriosi. La piattaforma sarà quasi certamente l’architettura CMF EV condivisa all’interno dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, la stessa utilizzata dalla nuova Leaf e dall’Ariya. Ciò implica la possibilità di pacchi batteria da 40 kWh a 63 kWh, con la prospettiva di raggiungere un’autonomia stimata di circa 480 km nella configurazione migliore.

La missione principale della Juke, lo sappiamo, non è mai stata l’alta prestazione, al di fuori della rara versione Nismo, ma l’essere un veicolo elegante e conveniente. È garantito un sistema di trasmissione a singolo motore che muove le ruote anteriori, con una potenza che si aggirerà sui 150 cavalli.
Per rimanere sotto la soglia dei 30.000 euro nel mercato della primavera del 2026, la versione base dovrebbe probabilmente offrire un allestimento full-hybrid, o salire intorno ai 35.000 euro ma usando batterie più piccole e un’autonomia stimata tra 320 e 400 km. Resta, però, incerto il destino dell’attuale Juke a benzina o di un suo successore non elettrico.
