A oltre quarant’anni dal suo debutto, la Seat Ibiza si sottopone a un aggiornamento necessario per non soccombere nell’affollato segmento B. Dopo la Arona, toccava alla storica compatta spagnola fare uno step per innovarsi, almeno un po’. Il restyling della Seat Ibiza 2026 introduce modifiche estetiche, materiali più curati e qualche upgrade tecnologico, ma lo fa senza stravolgimenti.
Il frontale è stato ringiovanito con una griglia esagonale a maglia diamantata e fari full LED più sottili, un tocco pensato per accentuare la larghezza dell’auto. Dietro, spiccano il paraurti rivisto e la scritta “Ibiza” ora in un elegante alluminio scuro. A completare il look più “maturo”, ci pensano nuovi cerchi in lega da 17 e 18 pollici e tre tinte inedite, Liminal, Oniric e Hypnotic.

Gli interni sono il vero passo avanti in termini di qualità percepita della Ibiza. E quindi, via la plastica dura, spazio a superfici morbide, pannelli porta rivestiti di tessuto e un cielo nero che aggiunge un tocco sportivo. La versione FR si coccola con sedili sportivi e volante in pelle perforata. Gli appassionati apprezzeranno l’impianto Seat Sound e la ricarica wireless da 15W con raffreddamento integrato. C’è ancora un cruscotto digitale e uno schermo infotainment che parte da 8.25″ e arriva a 9.2″ sugli allestimenti superiori.

Sotto il cofano, la gamma motori resta, per ora, saldamente concentrata sulla benzina. Si parte dal tre cilindri aspirato 1.0 MPI da 80 CV con cambio manuale a 5 rapporti, passando ai più vivaci turbo TSI da 95 e 115 CV (disponibili anche con cambio DSG). La vetta della potenza è raggiunta dal quattro cilindri 1.5 TSI da 150 CV, esclusivo per l’allestimento FR.

Il piano d’attacco al mercato è il prezzo. L’Ibiza 2026 si presenta con un prezzo d’attacco particolarmente competitivo di 16.000 euro chiavi in mano. Una mossa che mira a massimizzare l’accessibilità, anche grazie a formule di finanziamento specifiche con anticipo zero e interesse zero. Il rapporto qualità/prezzo, senza dubbio, eleva la compatta spagnola ai vertici del suo segmento, in attesa che la variante mild hybrid (prevista per il 2027) si aggiunga alla gamma.
