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Ferrari 376 S: 70 anni di vita per la prima Sport a 6 cilindri

Questa Ferrari non è entrata nell’Olimpo della specie, ma si è distinta in modo dignitoso.

Ferrari Giro di Sicilia 2025
Screen shot da video A. Gionfrida

Compie 70 anni la Ferrari 376 S, il cui debutto in società avvenne nel lontano 1955. Prima vettura sport del “cavallino rampante” col motore a 6 cilindri in linea, non è diventata iconica come altre “rosse“, ma si è ritagliata uno spazio importante nella storia del marchio emiliano. La sigla riporta alcune caratteristiche del motore: le prime due cifre indicano la cilindrata (divisa per 100); la terza illustra il frazionamento. Questo cuore da 3.747 centimetri cubi sviluppa una potenza massima di 280 cavalli (206 kW), a 6.200 giri al minuto.

Nota pure come 118 LM (sigla dell’unità propulsiva), questa sport è stata rappresentata da uno dei 3 esemplari prodotti al Giro di Sicilia 2025, con Prisca Taruffi al volante. Suo padre Piero, con lo stesso modello, vinse la gara isolana del 1955, seguito al traguardo da Umberto Maglioli, su un’auto dello stesso tipo.

La Ferrari 376 S è una barchetta da corsa ad alto indice di personalità. Il suo carattere estetico profuma di esuberanza ed energia. Anche se non nacque con lo scopo di imporsi nei concorsi di eleganza internazionali, ha le credenziali giuste per suscitare ovunque grande interesse, pure in presenza di modelli più celebrati.

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Come dicevamo, cuore pulsante di questa “rossa” è un motore a 6 cilindri in linea da 3.7 litri, dalla grinta vulcanica. Ad alimentarlo provvedono 3 carburatori Weber 58 DCOA/3, che lo dissetano di ottani. Ne deriva una spinta vigorosa, specie ai regimi più alti. L’azione, come sempre per le opere del “cavallino rampante”, è accompagnata da sublimi musicalità meccaniche, generosamente elargite al piacere dell’ascolto.

I 280 cavalli della nobile scuderia, esercitati su peso di 850 chilogrammi, giungono al suolo, sulle ruote posteriori, con il supporto di un cambio manuale a 5 rapporti. A quattro tamburi è affidato il compito dell’azione frenante. Una missione non certo facile, visto il tono vulcanico del mezzo. Gestire le danze di questa “belva”, alle andature più sostenute, non è un esercizio per pivelli, ma chi sa entrare in sintonia col mezzo, riesce a ricavarne performance di altissima gamma.

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Alla qualità delle dinamiche concorre la robustezza del telaio a traliccio in tubi d’acciaio di vario spessore, che accontenta pure la causa della leggerezza, in linea con la tradizione storica della casa di Maranello. Buona la “collaborazione” offerta dalla sospensioni. Quelle anteriori sono a ruote indipendenti, con quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici e barra stabilizzatrice. Dietro si è seguito invece lo schema a ponte De Dion, con doppi puntoni, balestra trasversale, ammortizzatori idraulici. Una miscela non irrituale in quegli anni.

Il sei cilindri della Ferrari 376 S si inseriva fra i V12 e i 4 cilindri in linea usati in quegli anni dalle auto del “cavallino rampante” in gara. La firma progettuale di questa nuova unità era quella di Aurelio Lampredi, un tecnico sulle cui doti professionali nessuno può muovere la benché ombra di un dubbio. Il debutto in gara dell’auto in esame prese forma il 23 gennaio 1955, quando entrò in scena alla 1000 km di Buenos Aires. Purtroppo, in quella stagione agonistica, la casa emiliana non riuscì a vincere il Campionato Sport Prototipi, vinto con margine di vantaggio molto contenuto dalla Mercedes.

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Scheda tecnica della Ferrari 376 S

Motore

  • Motore anteriore longitudinale, 6 cilindri in linea
  • Alesaggio e corsa 94 x 90 mm
  • Cilindrata unitaria 624,58 cm3
  • Cilindrata totale 3747,48 cm3
  • Rapporto di compressione 8:1
  • Potenza massima 206 kW (280 CV) a 6200 giri/min
  • Potenza specifica 75CV/l
  • Coppia massima
  • Distribuzione bialbero, 2 valvole per cilindro
  • Alimentazione 3 carburatori Weber 58 DCOA/3
  • Accensione doppia, 2 spinterogeni
  • Lubrificazione carter secco
  • Frizione multidisco

Autotelaio

  • Telaio tubolare in acciaio
  • Sospensioni anteriori indipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici, barra stabilizzatrice
  • Sospensioni posteriori ponte De Dion, doppi puntoni, balestra trasversale, ammortizzatori idraulici
  • Freni a tamburo
  • Cambio 5 rapporti + RM
  • Sterzo vite senza fine e settore
  • Serbatoio carburante capacità 150 l
  • Pneumatici anteriori 5.50 x 16
  • Pneumatici posteriori 7.00 x 16

Carrozzeria

  • Tipo di carrozzeria spider, 2 posti
  • Lunghezza
  • Larghezza
  • Altezza
  • Passo 2400 mm
  • Carreggiata anteriore 1316 mm
  • Carreggiata posteriore 1284 mm
  • Peso 850 kg a vuoto

Fonte | Ferrari