Ford, come saranno la Fiesta e la Puma con anima francese

Ford prepara il grande ritorno di Fiesta e Puma nel 2028 con tecnologia Renault e design unico per riconquistare l’Europa.
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La situazione di Ford nel Vecchio Continente non è esattamente quella di un brand con qualcosa da festeggiare. Dopo aver mandato in pensione icone come Fiesta e Focus, i nuovi arrivati, almeno i più recenti, Explorer e Capri, non sembrano scaldare i cuori dei consumatori europei come sperato. La quota di mercato piange e il tempo stringe. Sembra essere necessario un “rimpasto” strategico con l’accento francese.

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Secondo indiscrezioni sempre più insistenti, Ford starebbe preparando il grande ritorno dell’iconica Fiesta per l’inizio del 2028. Dimenticate però la partnership con Volkswagen. La futura city car elettrica non condividerà i geni con la ID.Polo, ma con la Renault 5 E-Tech.

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Il piano prevede di costruire la piccola dell’Ovale Blu proprio accanto alla “R5” nel complesso ElectriCity in Francia. Una mossa inaspettata, considerando che Ford finora aveva flirtato quasi esclusivamente con Wolfsburg. E la Fiesta non arriverà da sola.

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In cantiere c’è anche la nuova generazione della Ford Puma, la sorella che condividerà la medesima piattaforma francese. L’attuale Puma, reginetta delle vendite dal 2019, ha appena accolto la variante elettrica Gen-E a fine 2024, ma potrebbe andare in pensione tra un paio d’anni per fare spazio al nuovo modello.

I primi render mostrano una Puma 2028 con uno stile radicalmente diverso: più squadrata, quasi una Bronco Sport in miniatura. Un look che, a dire il vero, promette molto bene rispetto alle forme rialzate dell’attuale crossover subcompatto.

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Nonostante meccanica e propulsori saranno condivisi con Renault per abbattere i costi, Ford promette che il design interno ed esterno e la messa a punto della potenza saranno unici, per evitare l’effetto “copia e incolla”. Ford sta cercando così di rimanere rilevante aggrappandosi ai successi degli altri. Se la strategia di “francesizzare” i propri miti funzionerà, lo sapremo solo nel 2028. Non sappiamo davvero quanto questa mossa pagherà.