Siamo al nuovo capitolo della saga infinita degli incentivi auto italiani. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha finalmente dato l’ufficialità alla data di lancio della piattaforma Sogei per la prenotazione del bonus veicoli elettrici. Segnatevelo sul calendario: mercoledì 22 ottobre è il giorno in cui il tanto atteso click day si aprirà a cittadini e microimprese.
L’iniziativa, finanziata generosamente con risorse europee, denaro che comunque l’Italia deve spendere per la transizione green, prevede un contributo a fondo perduto per coloro che decidono, con un atto ecologico e finanziario, di rottamare un veicolo inquinante, persino quelli omologati fino alla severa (e diffusa) Euro 5, per acquistare una nuova auto elettrica.

Ricordiamo tutte le caratteristiche di accesso al bonus. Una giungla di vincoli. Non tutti sono invitati al banchetto. Gli incentivi sono concepiti per essere chirurgicamente mirati, il che in Italia significa complicati. Possono accedere al bonus solo i residenti (o le imprese con sede legale) nelle cosiddette Aree Urbane Funzionali (FUA). Un requisito che esclude una buona fetta del territorio nazionale e garantisce che l’aiuto vada a chi vive in contesti dove l’auto elettrica, tra traffico e ZTL, avrebbe anche più senso.
Poi c’è la modulazione dell’importo basata sul reddito. Il valore del bonus varia in base all’ISEE dell’acquirente, non superabile, di 40.000 euro. Per chi si attesta sotto la soglia dei 30.000 euro di ISEE, l’aiuto massimo è di 11.000 euro. Per chi è appena sopra, tra i 30.000 e i 40.000 euro, si scende a 9.000 euro. Tale discriminazione positiva si applica solo alle persone fisiche.
Le microimprese (che possono richiedere fino a due bonus) godono di un regime leggermente diverso: un contributo che copre fino al 30% del prezzo di acquisto del veicolo (IVA esclusa), con un massimale di 20.000 euro, sempre che rottamino un Euro 5 intestato da almeno sei mesi. Tutto questo, ovviamente, con un prezzo massimo di acquisto dell’auto elettrica fissato a 42.700 euro (IVA inclusa).

I rivenditori si sono accreditati sulla piattaforma a partire da settembre, e ora tocca a cittadini e imprese fare la richiesta formale. La prenotazione genera un voucher che il venditore utilizza come sconto diretto in fase di acquisto. L’operazione, finanziata con 597 milioni di euro e mirata a sostituire oltre 39.000 veicoli inquinanti, è la nostra versione del miracolo economico verde ma con tanti (troppi) paletti burocratici.