Dall’ingegneria meccanica al digitale: le case automobilistiche puntano ormai tutto sul software

Entro il 2030 due terzi dei veicoli offriranno aggiornamenti software completi via etere (conosciuti come gli OTA), contro il 28% del mercato attuale.
software-defined vehicle software-defined vehicle

Il software è diventato il nuovo motore dell’industria automobilistica, trasformandosi da semplice supporto tecnico a pilastro della competitività a lungo termine. Un recente studio di Capgemini conferma questa tendenza: l’87% dei dirigenti intervistati ha infatti indicato lo sviluppo software come la principale leva strategica per distinguersi dai concorrenti nei prossimi cinque anni.

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Un esempio concreto arriva da BMW con l’iX3, il primo modello definito “software-defined vehicle”, che secondo l’amministratore delegato Oliver Zipse inaugura una nuova fase per il marchio bavarese. Il SUV integra quattro potenti “supercervelli” elettronici capaci di gestire dinamica di guida, infotainment, comfort e funzioni di guida assistita, mostrando come hardware e software possano fondersi in un ecosistema unico.

bmw ix3, software-defined vehicle
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L’indagine Capgemini sottolinea che oltre il 90% degli executive ritiene inevitabile l’evoluzione delle case automobilistiche in aziende di software a tutti gli effetti. L’avanzata dei costruttori cinesi, che adottano modelli digitali agili e incentrati sull’utente, sta accelerando questa transizione e imponendo un ritmo competitivo molto serrato.

Secondo i dati raccolti, l’81% delle aziende del settore considera i prodotti e servizi digitali parte integrante della propria offerta di valore, mentre l’83% sta sviluppando piattaforme software unificate per ridurre la frammentazione delle architetture legacy. Tuttavia, solo il 14% ha esteso realmente le soluzioni SDM (Software Defined Mobility) a livello aziendale, segno che la strada verso la piena trasformazione è ancora lunga.

Le sfide non mancano. Il 94% delle organizzazioni segnala una carenza di talenti specializzati, il 91% evidenzia difficoltà legate alla sicurezza informatica e oltre nove aziende su dieci lamentano requisiti interni contrastanti. Nonostante ciò, l’80% degli intervistati dichiara già di aver ottenuto risparmi significativi sui costi o di aspettarseli nel breve termine grazie alle iniziative software.

id.cross volkswagen
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Entro il 2030 due terzi dei veicoli offriranno aggiornamenti completi via etere (OTA), contro il 28% attuale, con sistemi chip-to-cloud ottimizzati per intelligenza artificiale e bassa latenza. La cybersecurity, in questo contesto, resta prioritaria, con oltre il 90% delle aziende pronte a implementare patch OTA basate su AI per contrastare minacce sempre più sofisticate. Le partnership strategiche stanno diventando decisive.

Il settore si trova davanti a una svolta epocale: dall’ingegneria meccanica all’innovazione digitale, dove la capacità di sviluppare software agile, sicuro e scalabile determinerà la competitività globale dei costruttori.