Le vendite globali di auto elettriche e ibride plug-in hanno registrato ad agosto un incremento del 15%, segnando però il ritmo più contenuto da gennaio. Secondo i dati diffusi da Rho Motion, il rallentamento è legato principalmente a confronti anno su anno più complessi, che hanno reso meno evidente la crescita su scala mondiale.
La Cina, primo mercato al mondo per numero di auto elettriche, ha evidenziato un aumento modesto del 6%, il livello più basso degli ultimi 18 mesi, anche se le previsioni indicano una ripresa nel quarto trimestre grazie all’arrivo di nuovi fondi destinati ai programmi di incentivo governativi. Il colosso BYD, leader indiscusso a livello globale, ha ridotto il proprio obiettivo di vendite per il 2025 fino al 16%. Tuttavia, agosto ha rappresentato un mese positivo per competitor più piccoli come Geely, Xpeng e Nio, capaci di conquistare nuove quote di mercato e di mettere in difficoltà i marchi consolidati.

In parallelo, la crescita di altri mercati ha bilanciato la frenata cinese, con risultati di rilievo soprattutto in Europa e Nord America. Negli Stati Uniti, le immatricolazioni di veicoli elettrici hanno toccato quota 146.332 unità ad agosto, raggiungendo quasi il 10% del mercato delle nuove auto. Nonostante il record, Tesla ha visto la propria quota scendere al 38%, segnale di una concorrenza sempre più agguerrita. Anche i prezzi medi sono aumentati. Il valore medio di transazione ha raggiunto i 57.245 dollari, con un incremento del 3,1% rispetto a luglio.
Il Vecchio Continente si conferma invece un traino per la mobilità elettrica. Le vendite europee hanno raggiunto 283.453 unità, con un incremento del 48% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Un risultato spinto dalle politiche di decarbonizzazione e da incentivi mirati che hanno reso più accessibili i modelli elettrici a una fascia crescente di consumatori.

In Cina, mentre le auto completamente elettriche hanno visto un calo nel ritmo di crescita, gli ibridi long range sono aumentati dello 0,3% e i plug-in hanno subito un calo del 7,3%. In controtendenza, Geely ha fatto registrare un impressionante +95,2% su base annua, consolidando la sua posizione di secondo attore del mercato interno dopo BYD.
Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, saranno decisivi l’impatto della scadenza dei crediti d’imposta americani e l’efficacia dei sussidi cinesi nel plasmare le tendenze future.