Una rara Lamborghini Countach “sparita” da oltre 30 anni è uscita allo scoperto ed è come nuova

Con appena 9.656 chilometri percorsi, la Countach sembra nuova, una vera capsula del tempo con interni intatti e vernice originale ancora brillante.
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Una Lamborghini Countach, autentica icona dell’automobilismo italiano, sembra essere stata conservata in una capsula del tempo, arrivando quasi intatta fino ai giorni nostri. Dopo decenni di apparente sparizione dai radar, l’auto è stata prima spedita negli Stati Uniti e poi è rimasta nascosta fino a quando non è stata individuata da un esperto di supercar d’epoca.

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La storia dietro questa vettura è affascinante: 35 anni fa, in Giappone, venne fondata un’azienda specializzata in auto storiche, che più volte fece offerte al proprietario originale, fino a convincerlo infine a cedere la sua Lamborghini.

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John Temerian, fondatore di Curated, concessionaria e officina di restauro con base a Miami, ha avuto la possibilità di vedere più Lamborghini Countach di quanto la maggior parte delle persone possa mai immaginare. Cresciuto con il sogno di possederne una, Temerian ammette che ogni volta che si trova di fronte a una Countach prova la stessa emozione che sentiva da bambino. Nonostante la sua esperienza con modelli come la Diablo, la Countach continua a occupare un posto speciale nel suo cuore, grazie al fascino senza tempo e alla silhouette inconfondibile.

Prodotta dal 1974 al 1990, la Countach ha subito una notevole evoluzione nel corso dei suoi 16 anni di vita, passando dalla LP400 “Periscopio”, pura, minimalista e quasi concettuale, fino alla colorata e alata versione celebrativa del 25esimo anniversario. Per Temerian, le prime LP400 Periscopio rimangono le vere gemme della collezione Lamborghini: circa 150 esemplari prodotti, con un motore V12 aspirato da 3,9 litri capace di erogare 370 cavalli, raggiungendo velocità prossime ai 290 km/h. Queste prime Countach sono straordinariamente ricercate oggi non solo per le prestazioni, ma anche per la purezza del design firmato Marcello Gandini, senza alettoni o parafanghi aggiuntivi, e per dettagli come i cerchi in magnesio Campagnolo da 14 pollici.

Tra le varianti più famose c’è quella commissionata da Walter Wolf, magnate canadese e proprietario della scuderia di Formula 1 omonima. Le cosiddette versioni “Walter Wolf Special” introdussero soluzioni innovative, tra cui motori V12 da 5,0 litri con 447 cavalli, carrozzerie allargate e cerchi Campagnolo Bravo da 15 pollici, che avrebbero influenzato direttamente le future LP400 S del 1978.

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Tra le LP400 S, un esemplare particolare ha catturato l’attenzione di Temerian: il telaio 1016, verniciato in Blue Tahiti. Uno dei primi 27 modelli mai costruiti, combinava l’assetto ribassato della Periscopio con le nuove ruote Bravo e passaruota allargati. Originariamente consegnata a un imprenditore californiano, la vettura finì per scomparire per decenni, prima di riapparire in Giappone, custodita silenziosamente in una concessionaria.

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Dopo una serie di offerte e un’attenta ispezione da parte dell’esperto Chip Davis, la Countach è stata finalmente acquistata da Temerian, che rimase stupefatto dalla condizione quasi perfetta dell’auto. Con appena 9.656 chilometri percorsi, la vettura sembra nuova, una vera capsula del tempo con interni intatti e vernice originale ancora brillante.

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Temerian prevede di riportarla in Italia per un tagliando meccanico, senza restaurarla, poiché la Blue Tahiti LP400 S ha mantenuto la sua autenticità e il suo fascino originale.

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