Ci risiamo, cobalto alle stelle: da un Paese dipende il 70% del metallo globale

Il 2025 segna un boom del cobalto tra restrizioni del Congo e aumento dei prezzi: inevitabile l’impatto su batterie e mercato mondiale.
cobalto in congo cobalto in congo

Il 2025 si sta rivelando un anno d’oro per il cobalto, ma non per ragioni di mercato, per così dire, oneste, bensì per una mossa politica che sa proprio di ricatto. I prezzi dell’idrossido di cobalto, componente fondamentale per le batterie dei veicoli elettrici, sono aumentati notevolmente a causa delle restrizioni all’esportazione imposte dal principale produttore mondiale, la Repubblica Democratica del Congo.

Advertisement

Dopo aver sospeso completamente le esportazioni di cobalto a febbraio, il Congo ha reintrodotto a ottobre un “sistema di quote” con l’obiettivo dichiarato di rafforzare la supervisione e incrementare le entrate statali. È un problema che riguarda tutti, dato che il Congo produce oltre il 70% del metallo a livello globale, stimato in oltre 280.000 tonnellate quest’anno.

cobalto in congo
Advertisement

Gli analisti di Macquarie (importante banca d’investimento) sono stati chiari. Il cobalto è attualmente registrato come il metallo con il “miglior prezzo nel 2025”, ma questo risultato è stato determinato esclusivamente dall’introduzione delle quote di esportazione da parte del Congo, creando una “restrizione artificiale del mercato” che ha rimosso tra 160.000 e 170.000 tonnellate dal mercato quest’anno.

Questo caos normativo ha avuto effetti immediati sui prezzi. I cosiddetti “debiti”, ovvero il prezzo dell’idrossido calcolato in percentuale sul prezzo del metallo cobalto sottostante, sono schizzati. Per l’idrossido del Congo destinato alla Cina (il principale consumatore per la produzione di batterie), i debiti sono balzati al 100% del prezzo del cobalto. Attualmente, il metallo è scambiato a circa 52.900 dollari alla tonnellata, un aumento impressionante dai minimi degli ultimi nove anni (quando era a circa 20mila alla tonnellata) registrati a febbraio.

cobalto in congo

Anche l’idrossido prodotto in Indonesia (l’altro grande produttore, come sottoprodotto dell’estrazione di rame e nichel) ha visto i debiti aumentare dal 50% all’inizio dell’anno al 90%. La reazione del mercato non si è fatta attendere. Diverse fonti indicano che la domanda di idrossido di cobalto ha subito un rallentamento questo mese, con gli acquirenti costretti a farsi da parte a causa dei debiti eccessivamente elevati.

Advertisement

Nonostante si stiano facendo progressi per riprendere le esportazioni dal Congo, le ingenti quantità necessarie ai produttori cinesi non sono previste prima di febbraio o marzo del prossimo anno. Una situazione che prolungherà inevitabilmente la pressione sui costi delle batterie per veicoli elettrici.