Nonostante negli ultimi anni sia stata una delle protagoniste nel settore delle auto elettriche, insieme a Tesla, e ibride plug-in, anche BYD inizia a sentire la pressione, specialmente in Cina dove oltre 100 brand si contendono una fetta di mercato.
BYD rallenta: il colosso cinese fa i conti con la sovrapproduzione

Considerato da tempo il rivale principale di Tesla, BYD si trova attualmente con oltre 340.000 veicoli invenduti, accumulati nei parcheggi delle fabbriche e delle concessionarie. Una sovrapproduzione che ha costretto l’azienda a rallentare i ritmi di produzione, pur continuando a crescere. Le vendite del primo semestre 2025 sono aumentate del 59% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Il problema? La crescita di BYD non tiene il passo con quella del mercato. Solo nel primo trimestre 2025, il mercato cinese delle auto elettriche è cresciuto del 45%, mentre le vendite complessive in Cina sono aumentate di appena il 5,5%. La concorrenza agguerrita sta portando a un eccesso di offerta. Questo porta una discrepanza tra produzione e vendite effettive, con le case automobilistiche costrette ad abbassare i prezzi per smaltire lo stock, innescando vere e proprie guerre dei prezzi che mettono a rischio i margini dell’intero settore.

A differenza di molti concorrenti cinesi, BYD ha scelto di espandersi in Europa, riducendo la dipendenza dal mercato domestico. L’azienda propone già diversi modelli a prezzi accessibili, come la Dolphin Surf a meno di 20.000 euro. Tuttavia, anche la crescita dell’elettrico fuori dalla Cina procede a ritmi più lenti, rendendo l’internazionalizzazione un’arma a doppio taglio. BYD resta comunque uno dei protagonisti della mobilità elettrica globale, ma come altri ora dovrà affrontare una fase di assestamento, dopo anni di continua crescita.