Guida autonoma, BMW controcorrente: e se le persone volessero semplicemente guidare le auto?

L’atteggiamento più cauto sulle tecnologie di guida autonoma di BMW è un’eccezione rispetto alla maggior parte del settore.
alla guida BMW alla guida BMW

Nel mondo dell’industria automobilistica, un trend è ormai chiaro: quasi tutti i vertici aziendali si mostrano entusiasti riguardo alle tecnologie di guida autonoma. Di recente, ad esempio, Jim Farley, CEO di Ford, ha elogiato gli avanzamenti di Waymo in questo settore, mentre ha espresso critiche piuttosto severe nei confronti degli sforzi di Tesla. Ma cosa accadrebbe se ci fosse un marchio che si permettesse di affermare che, in realtà, i conducenti desiderano semplicemente godersi il piacere di guidare?

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guida autonoma BMW

In un approfondimento pubblicato su Autoblog, Paul Horrell ha analizzato la strategia anticonvenzionale di BMW. In passato, la casa bavarese aveva promosso con forza l’idea che le sue vetture sarebbero state completamente autonome nel giro di pochi anni. Oggi, però, sembra aver preso una direzione diversa, puntando con maggiore decisione sui sistemi di assistenza alla guida piuttosto che sull’automazione totale.

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Alexander Karajlovic, responsabile BMW, ha spiegato che il focus dell’azienda è rivolto soprattutto alla sicurezza, senza però puntare su funzioni eccessivamente spettacolari o autopromozionali. Nell’ultimo aggiornamento riguardante la nuova BMW Neue Klasse iX3 elettrica, la casa tedesca ha messo in risalto proprio le tecnologie di sicurezza più che la possibilità che l’auto possa guidare da sola. Il termine “guida automatizzata” è stato utilizzato, ma sempre nel contesto di un sistema che “assiste il conducente” senza sostituirlo completamente.

bmw ix3 2026

Questo approccio pragmatico, che mette al centro l’esperienza di guida e la sicurezza, non è necessariamente replicabile da tutti i brand. Per i marchi che hanno fatto del lusso e della tecnologia un motivo di vendita, infatti, la guida autonoma rappresenta un argomento più facile da valorizzare.

Molte case automobilistiche stanno scoprendo che il cammino verso la guida completamente autonoma è più complicato del previsto. Un esempio emblematico è il caso di un cliente Tesla che è riuscito a ottenere il rimborso per il sistema di guida completamente autonoma, a causa delle aspettative non soddisfatte.

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Per il momento, l’atteggiamento più cauto di BMW è un’eccezione rispetto alla maggior parte del settore. Nel corso dell’ultimo anno, produttori come Hyundai e Toyota hanno siglato accordi strategici con Waymo, scommettendo sulla guida autonoma. Sarà interessante vedere chi uscirà vincitore da questa sfida che mette sul tavolo niente di meno che il futuro della mobilità.

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