Con il lancio della Hyundai Ioniq 5 N, il brand sudcoreano ha compiuto un passo significativo nel mondo delle auto elettriche ad alte prestazioni. Grazie al suo powertrain reattivo e al comportamento su strada che potremmo definire abbastanza simile a quello delle hot hatch più aggressive e tradizionali, è riuscita a guadagnarsi un posto tra le elettriche più apprezzate dagli appassionati di guida sportiva.
Sulla scia di questo successo, Hyundai ha da poco svelato la sua evoluzione berlina, la Ioniq 6 N, espandendo così il proprio portafoglio di veicoli elettrici ad alte prestazioni. Questo modello rappresenta l’ultima espressione dell’approccio dinamico della divisione N nel mondo delle zero emissioni.

Mentre il marchio consolida la propria presenza nel settore elettrico, deve anche fare i conti con la progressiva uscita di scena delle sue storiche compatte sportive a combustione, come i20 N e i30 N, rimosse dai listini europei ormai all’inizio del 2024. Una scelta che, secondo Joon Park, responsabile globale del marchio N, è stata tutt’altro che semplice.
In un’intervista a Car Magazine, Park ha sottolineato come la transizione non significhi un addio definitivo ai motori termici. “Non ci stiamo convertendo esclusivamente all’elettrico”, ha detto. “Amo ancora l’odore della benzina, il sound del motore, quelle emozioni da auto da corsa”. La chiusura di alcuni modelli termici è dunque frutto di scelte strategiche e normative, non di disinteresse. E questo, purtroppo, lo sappiamo bene.

Park ha inoltre confermato che in mercati come l’Australia, dove le Hyundai N a benzina hanno ancora un ampio seguito, i modelli continuano ad avere una vita commerciale attiva. Riguardo a un possibile ritorno dei modelli a combustione in Europa, Park è cauto: “Le normative sulle emissioni stanno diventando sempre più stringenti. Un motore 2.0 turbo da 280 CV oggi non è più facilmente sostenibile”.
In soldoni, il ritorno di compatte sportive con motori termici più efficienti non è escluso, magari con cilindrate e potenze riviste per aderire ai nuovi standard. L’obiettivo resta quello di offrire performance accessibili, in linea con lo spirito originario del marchio N: “Non vogliamo supercar inavvicinabili. Vogliamo auto divertenti da guidare, accessibili, da godersi con gli amici. Se ci sarà spazio nel segmento B o C, Hyundai N ci sarà”.