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Le 5 Ferrari a 12 cilindri più veloci sulla pista di Fiorano

Le auto di Maranello sono tutte ad alto indice prestazionale, ma alcune fanno meglio di altre…e non di poco.

Ferrari

La pista di Fiorano è un termometro che misura efficacemente il vigore dinamico delle Ferrari, mettendolo subito in evidenza, in costanza di variabili ambientali. Più volte abbiamo messo in ordine i tempi delle “rosse” sull’impianto di casa, in termini assoluti o relativi. Oggi ci occupiamo delle auto stradali a 12 cilindri del “cavallino rampante”, messe in lista secondo l’ordine dei tempi. Non si conoscono al momento i risultati cronometrici messi a segno dalla Daytona SP3 e dalla 12 Cilindri, che sicuramente scalzeranno un paio di auto fra quelle citate nel seguito, ma in assenza di questi dati, l’elenco delle V12 regine della pista di Fiorano ha la geografia che ci apprestiamo ad illustrare.

1) Ferrari LaFerrari

Ferrari LaFerrari

Anche se la F80, sua erede biturbo e ibrida a 6 cilindri, fa molto meglio di lei, la Ferrari LaFerrari conferma ancora oggi la sua efficacia estrema, nonostante la presentazione del modello risalga al 2013. L’autorevole primato sulla pista di Fiorano, tra le vetture stradali a 12 cilindri del “cavallino rampante”, sta a dimostrarlo.

Questa supercar ha dato continuità alla nobile stirpe delle limited edition top di gamma aperta dalla GTO nel 1984 e proseguita con le F40, F50 ed Enzo. Rispetto ad esse è molto più efficace in termini cronometrici, su tutti i circuiti, compreso quello di casa. Un fatto che non stupisce, anche in virtù dei progressi tecnologici compiuti nel tempo.

Sin dal debutto, le sue forme sono entrate nel cuore della gente. Gli appassionati amano le sue alchimie estetiche, frutto dell’estro creativo di Flavio Manzoni. Questa è una delle più incredibili e grintose auto sportive di sempre, nonostante la grande pulizia formale della carrozzeria. Sorprende il modo in cui riesce ad ottenere grandi carichi deportanti, senza appendici alari visibili.

Fantastiche le porte a farfalla, che aggiungono un tocco di teatralità, perfettamente intonato allo spirito del modello. Pochissime auto sono in grado di esaltare il sistema sensoriale come lei. Stiamo parlando di una delle “rosse” più affascinanti di tutti i tempi. Con lei ha fatto il debutto, nel listino di Maranello, l’alimentazione ibrida.

Per fortuna non ha inciso negativamente sulla tela emotiva, dominata dal motore V12 endotermico da 6.3 litri di cilindrata, cui il KERS (ossia dal sistema di recupero e riutilizzo dell’energia cinetica mutuato dalla Formula 1) aggiunge ulteriore vigore energetico, senza interferire con la magia del suo sound da corsa. La potenza complessiva è di 963 cavalli, 800 dei quali giungono dagli ottani, a 9.000 giri al minuto, con una trama musicale capace di rapire il cuore, sequestrandolo in modo permanente.

Il quadro prestazionale è al top, anche col metro dei nostri giorni, figuriamoci al momento della presentazione. Ecco alcune delle sue impressionanti cifre: accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi e da 0 a 200 km/h in 6.9 secondi. La velocità massima si spinge oltre la soglia dei 350 km/h. Ciò che i numeri non raccontano è il piacere sublime regalato dall’azione, a bordo di questa fantastica sportiva, che miscela un’ingegneria innovativa, un design elegante e delle prestazioni straordinarie.

La Ferrari LaFerrari offre diverse modalità di guida, consentendo al pilota di personalizzare l’esperienza di pilotaggio, adattandola allo stile proprio e alle esigenze contingenti. Di riferimento le doti ingegneristiche e costruttive, anche grazie all’uso di materiali esotici. Il telaio in fibra di carbonio aiuta a contenere il peso, migliorando il rapporto con la potenza. Esiste anche una versione “targa” del modello, battezzata LaFerrari Aperta, anch’essa in serie limitata.

Per avere una di queste “rosse” bisognava essere dei clienti con ottime credenziali, per il processo di selezione molto rigoroso messo in atto dall’ufficio vendite. Il tutto con l’obiettivo di togliersi di mezzo gli speculatori, che non comprano le auto per passione. Quella passione doverosa quando ci si approccia a mezzi del genere, cui va un tributo d’amore, non un mero calcolo economico, freddo e distaccato dai contenuti della proposta. Il tempo sul giro ottenuto da questa supercar sulla pista di Fiorano è di 1’19″70.

2) Ferrari 812 Competizione

Ferrari 812 Competizione
Foto da profilo Facebook Ferrari

Esuberante e carismatica, la Ferrari 812 Competizione si offre alla vista con un look muscolare, che annuncia pure da ferma e senza filtri la sua tempra prestazionale. Questa è una delle “rosse” più aggressive e vigorose dell’era moderna. Nel definirne i tratti, Flavio Manzoni ha lavorato in stretta sinergia con gli ingegneri del “cavallino rampante”, per ottenere la massima efficienza nella gestione dei flussi d’aria.

Il risultato è una sportiva di grande impatto visivo, che cattura gli sguardi con la forza delle sue note espressive. Tutto ciò in un quadro dove l’eleganza ha comunque diritto di cittadinanza. La carrozzeria in fibra di carbonio ostenta la sua forza, ma lo fa con gusto. Non è facile conciliare le esigenze estetiche e funzionali su mezzi di questa tempra, ma a Maranello ci sono ancora una volta riusciti.

Nei tratti si coglie un dialogo raffinato degli elementi che compongono la tela grafica. Qui si respira il fascino evocativo degli sport motoristici, ma in un quadro di grande raffinatezza. Evoluzione pistaiola della 812 Superfast, la Ferrari 812 Competizione ha un DNA racing. I suoi contenuti ingegneristici e prestazionali sono di riferimento fra le auto a motore anteriore.

Questa vettura in serie limitata (disponibile anche in versione Aperta), regala emozioni del più alto livello. Sotto il lungo cofano pulsa un monumentale V12 aspirato da 6.5 litri di cilindrata, che eroga 830 cavalli di potenza massima. L’energia sviene liberata con una progressione esaltante. Sublimi le sonorità meccaniche liberate dall’unità propulsiva: roba da custodire come patrimonio dell’UNESCO. Non si finirebbe mai di ascoltare le sue note musicali da antologia.

La spinta sembra inesauribile, fino al regime massimo, fissato a 9.500 giri al minuto. Di riferimento le performance, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.85 secondi e da 0 a 200 km/h in 7.5 secondi. La velocità massima supera la soglia dei 340 km/h.

Come scritto in un’altra circostanza, su questa opera d’arte del “cavallino rampante” gli innovativi concetti tecnologici applicati a motore, dinamica veicolo e aerodinamica hanno permesso di raggiungere nuove vette prestazionali e sensoriali. Impossibile non farsi travolgere dalle scariche di adrenalina generosamente elargite dalla Ferrari 812 Competizione. Il suo tempo sul giro sulla pista di Fiorano si avvicina clamorosamente a quello della Ferrari LaFerrari: 1’20″00. Lo scarto dalla regina è di appena 3 decimi.

3) Ferrari F12 tdf

Ferrari Tribute to Targa Florio
Una Ferrari F12tdf al Ferrari Tribute to Targa Florio 2019

Nata nel 2016, per rimpiazzare idealmente la 599 GTO, è la versione hard-core della F12 berlinetta, che spinge in una nuova dimensione prestazionale. Prodotta in serie limitata, si presenta come una “belva” in (quasi) abito da sera. Il suo look è molto suggestivo, specie nella vista anteriore e di 3/4 anteriore, dove esprime una sublime miscela di sportività, eleganza e bellezza.

Va un po’ meno bene nello specchio di coda, leggermente pesante, per lo sviluppo verticale della carrozzeria, ma anche qui la vista è mozzafiato. Sicuramente la Ferrari F12 tdf non passa inosservata. Questa “rossa” ha fascino da vendere. Un’auto del genere conquista i sensi fin dal primo sguardo. L’energia espressa dal corpo grafico illustra in modo immediato la sua tempra vulcanica, grazie alla muscolosità dei lineamenti.

Sotto il lungo cofano anteriore trova accoglienza un gioiello dell’arte motoristica: un V12 aspirato da 6.3 litri di cilindrata. Questo magnifico propulsore sprigiona una potenza massima di 780 cavalli, che si libera in compagnia di note sonore ammaliati, destinate a fissarsi per sempre nell’apparato emotivo. Solo dalle parti di Maranello sanno dar vita a simile orchestre meccaniche.

Le performance sono al top, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.9 secondi e da 0 a 200 km/h in 7.9 secondi. Si spinge oltre quota 340 km/h la punta velocistica, per vincere la sfida con gli elicotteri. La Ferrari F12 tdf è subito diventata una instant classic. Oggi è molto ricercata nel mercato collezionistico, con quotazione cresciute verso la stratosfera. Se l’estetica appaga, con le sue note suadenti, e se il motore affascina, con le sue effervescenti scariche di coppia, non meno avvincente è l’apparato tecnologico del modello, che offre un ricco ventaglio di innovazioni, in tutte le aree che contraddistinguono il DNA del “cavallino rampante”: motore, aerodinamica e dinamica veicolo.

Uno degli elementi più felicemente orientati al miglioramento dell’handling è il Passo Corto Virtuale, ovvero il sistema di ruote sterzanti posteriori accoppiato ai controlli elettronici, che consente di raggiungere tempi di risposta al comando sterzo e valori di agilità degni di una vettura da corsa. Il tutto senza incidere negativamente, nemmeno in minima parte, sulla stabilità del mezzo alle andature più spedite.

Ne deriva un’azione sempre molto coinvolgente e affidabile, che ripaga con gli interessi della (grande) spesa fatta per affrontare l’acquisto del modello. Di grande mordente i freni, che garantiscono arresti rapidi e sicuri, anche nelle condizioni d’uso più impegnative. Il tempo sul giro della pista di Fiorano è per la Ferrari F12 tdf di 1’21″00. Niente male, vero?

4) Ferrari 812 Superfast

Ferrari 812 Superfast vs BMW M5 CS drag race

Nata per prendere il posto della F12 berlinetta, ha uno stile meno elegante della sorella che l’ha preceduta nel listino del “cavallino rampante”. Sugli altri fronti, però i progressi messi a segno sono di grande portata ed emergono in modo vistoso. Basta mettersi al volante delle due auto per capire i passi in avanti.

La Ferrari 812 Superfast spinge ancora più in alto l’asticella, conservando e addirittura affinando l’incredibile equilibrio della progenitrice. Anche qui si resta sorpresi dalla capacità dell’auto di fornire il comfort di una granturismo e le prestazioni estreme di un mezzo da track-day. Con questa “rossa” si possono affrontare lunghe e piacevoli trasferte, ma il godimento emotivo tocca il suo diapason quando si frutta il suo potenziale sportivo, nei contesti più appropriati. A quel punto si entra in una dimensione magica, che inebria lo spirito.

Anche se più disarmonica dell’auto da cui discende, la 812 Superfast regala una fantastica visione agli occhi di chi la osserva. Il frontale è la parte più debole, in termini di carisma, ma anche qui non ci si può lamentare. Coperto dalle sinuose alchimie del lungo cofano anteriore, esprime la sua forza meccanica un motore di grande nobiltà.

Si tratta di un V12 aspirato da 6.5 litri di cilindrata, che esprime ai massimi livelli la capacità creativa umana in questo ambito ingegneristico. Accompagnati da incredibili sonorità meccaniche, si liberano con forza gli 800 cavalli di potenza massima, esercitati su un peso di 1525 chilogrammi, col supporto di un cambio a doppia frizione a sette rapporti. Ne deriva un quadro prestazionale votato all’eccellenza.

Le cifre parlano chiaro: per accelerare da 0 a 100 km/h bastano 2.8 secondi, mentre dopo 7.5 secondi, con partenza da fermo, i 200 km/h sono già un ricordo. La velocità massima tocca quota 340 km/h. Inebrianti le emozioni di guida regalate da questa grossa berlinetta a motore posteriore centrale, che onora al meglio la tradizione dei “buoi davanti al carro”, per decenni tanto cara ad Enzo Ferrari. Poi il Commendatore si convertì alla scelta dei “cavalli dietro il carro”, più efficace in termini dinamici. Il tempo sul giro della Ferrari 812 Superfast sulla pista di Fiorano è di 1’21″50.

5) F12 Berlinetta

Notevole la tempra prestazionale di questa splendida coupé, che incarna al meglio le note della classe e dello stile. Rispetto alla 599 GTB Fiorano, da cui deriva, ha una presenza scenica molto più gradevole e moderna, pur evocando stilemi classici. Nella distribuzione dei volumi si coglie una parentela con la 365 GTB/4 Daytona, ma il look è completamente diverso e molto più moderno. Il suo stile coniuga in modo brillante le note dell’eleganza e della sportività.

Con la Ferrari F12 berlinetta si fa bella figura sia alla prima della Scala che nel paddock del circuito di Monza. I tratti della carrozzeria intercettano un consenso trasversale, appagando i bisogni di tutti: dagli amanti della Dolce Vita ai racer da track day. Splendido il lavoro stilistico eseguito sul modello, che interpreta al meglio il concetto di Gran Turismo a motore anteriore arretrato. Fra quelle moderne così configurate, escluse le serie speciali è, a mio avviso, la più seducente della specie.

Possiamo dire che il centro stile interno della casa di Maranello, in collaborazione con Pininfarina, ha fatto un ottimo lavoro. Buona anche l’efficacia a livello aerodinamico. Come su ogni Ferrari, anche sulla F12 berlinetta il più grande tesoro si nasconde sotto il cofano motore. In questo caso si tratta di un V12 aspirato da 6.3 litri di cilindrata, in grado di sviluppare una potenza massima di 740 cavalli, espressi con sonorità meccaniche da favola.

Tra i suoi punti di forza, l’allungo coinvolgente e praticamente infinito, che regala scariche di adrenalina uniche. Roba sconosciuta alle auto elettriche, per quanto potenti e dotate di uno scatto da Formula 1. Come riferito in un’altra circostanza, le cifre prestazionali, benché al vertice, raccontano solo in minima parte lo splendore dell’esperienza dinamica regalata da questa “rossa”. Eccole: accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.1 secondi, e 0 a 200 km/h in 8.5 secondi, punta velocistica di oltre 340 km/h.

Nel suo periodo storico era un’auto di riferimento nelle danze fra i cordoli dei circuiti di tutto il mondo, dove mostrava sempre di essere una felice alleata dei cronometri. Nessun’altra “rossa” stradale dei suoi tempi, almeno fra le GT, faceva meglio di lei. Il tempo sul giro della Ferrari F12 berlinetta sulla pista di Fiorano è di 1’23″00. Chapeau!

Fonte | Ferrari