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Ferrari F80: l’auto-missile del “cavallino rampante” vola sul Circuito di Misano

Anche Ben Collins “The Stig” si è messo al volante di questa “belva”, tirandone fuori in modo scenografico l’immenso potenziale.

Ferrari F80 Misano
Screen shot da video YouTube Ben Collins Drives

La Ferrari F80 è stata portata al Misano World Circuit per una sessione di test giornalistici, che ha partorito diversi video emozionanti, dove si miscelano azione, dettagli, musicalità meccaniche, in un quadro ad alto indice di adrenalina. Nel filmato ufficiale della casa di Maranello, proposto per primo, si può apprezzare il sound di questa “belva” emiliana, che purtroppo non si coglie bene all’esterno. Un vero peccato, perché la colonna sonora è inebriante dentro.

Scorrere i fotogrammi dello short pubblicato su YouTube dagli uomini del “cavallino rampante” regala felici stimoli sensoriali, ma rende anche omaggio alla natura del mezzo, perfettamente a suo agio fra i cordoli. La pista è il suo regno…e si vede. Ancora più entusiasmante è il filmato del test di Ben Collins (“The Stig“), che troverete in coda al post.

La nuova supercar di Maranello ha il DNA da corsa. Doveva per forza essere così, visto che questa è l’auto di punta del marchio. Figlia della stirpe aperta dalla GTO nel 1984 – poi proseguita con le F40, F50, Enzo, LaFerrari – ne eleva ulteriormente i contenuti tecnologici e prestazionali, spingendo più in alto che mai l’asticella.

Rispetto alle antesignane, il salto è stato quantico sul piano dell’efficienza dinamica e dei tempi sul giro, come vi abbiamo raccontato in un precedente articolo. Purtroppo l’estetica è meno bella delle altre, pur se molto coinvolgente e teatrale. Anche il frazionamento del cuore a combustione interna è il più basso della specie, essendo a soli 6 cilindri.

In tale ambito la scelta è stata difficile, ma la ricerca del più alto livello di performance ha orientato gli ingegneri in questa direzione, per ragioni di ordine funzionale, ossequiando al tempo stesso la magica liaison con le monoposto di F1 e, soprattutto, con la 499P, vincitrice di ben tre edizioni della 24 Ore di Le Mans. Anche la tecnologia è molto più sofisticata rispetto alle auto-capolavoro in tiratura limitata che hanno preceduto il suo arrivo nella parte più alta del listino di Maranello.

Come riferito in un altro post, la Ferrari F80 segna i nuovi riferimenti della specie ed incarna il massimo dell’ingegneria del marchio. Qui le sinergie col mondo delle corse non sono uno strumento di marketing, ma l’espressione della sua essenza. Estrema, ma straordinariamente facile da gestire, per la qualità assoluta del suo handling e la finezza della sua guida, la Ferrari F80 è un missile ruotato, gestibile anche da chi fa mestieri diversi da quello del pilota.

I dati energetici sono paurosi. Sotto la carrozzeria ci sono 1.200 cavalli al servizio del piacere. Mai una “rossa” stradale si era spinta, prima di lei, a questi livelli. La quota maggiore della scuderia giunge dal V6 biturbo e ibrido, da 3.0 litri di cilindrata, che eroga i 900 cavalli della razza più nobile, quella a matrice endotermica. Gli altri cavalli sono offerti al servizio delle performance dalla componente elettrica.

Le metriche hanno una natura fotonica, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.1 secondi e da 0 a 200 km/h in 5.75 secondi. La velocità massima supera abbondantemente i 350 km/h. Grazie all’uso di materiali esotici, il peso è stato contenuto a quota 1.525 chilogrammi, nonostante la propulsione ibrida, la trazione integrale e le dimensioni particolarmente generose. A Maranello, ancora una volta, hanno fatto un miracolo. Per molti anni la Ferrari F80 rimarrà il riferimento assoluto della specie. Adesso, però, è giunto il turno del video di Ben Collins “The Sting”, da ascoltare con le casse rigorosamente accese! Buon divertimento, specie nelle fasi ad alta intensità dinamica.