Anche se la Ferrari SF90 Stradale ha ufficialmente lasciato il listino quasi un anno fa, il suo spirito sportivo non si è affatto spento. A Maranello si lavora a pieno ritmo su un successore diretto, identificato internamente con il codice F173M, che promette un salto evolutivo mantenendo intatto il cuore ibrido ad alte prestazioni.
Un prototipo camuffato è stato recentemente pizzicato durante i test su strada e, nonostante la pesante copertura mimetica a motivi squadrati, sono già visibili alcune novità estetiche. Spicca un nuovo frontale ridisegnato, caratterizzato da una presa d’aria centrale di forma rettangolare e da uno splitter più marcato, integrato in modo più fluido nel design complessivo. Anche se il cofano mantiene la classica conformazione sporgente, è probabile che il modello definitivo sfoggi gruppi ottici rivisitati e dettagli aerodinamici ottimizzati.
Il profilo laterale sembra rimanere fedele alla SF90 originale, mentre il retrotreno mostra alcune modifiche, tra cui nuove aperture per il raffreddamento situate tra gli scarichi e una revisione dei fanali posteriori, che al momento sembrano essere unità provvisorie.
All’interno, secondo le indiscrezioni, ci sarà un abitacolo rivisitato con volante ridisegnato, strumentazione digitale aggiornata e plancia rivista, per offrire un’esperienza di guida ancora più immersiva e tecnologica.
Sul fronte tecnico, l’architettura plug-in hybrid risulterà probabilmente aggiornata. L’attuale SF90 combina un motore V8 biturbo da 4,0 litri con tre motori elettrici e una batteria da 7,9 kWh, per una potenza totale di 1.000 CV e uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 2,5 secondi. Ci si attende che la nuova F173M alzi ulteriormente l’asticella, migliorando prestazioni ed efficienza.
Questo nuovo capitolo nella gamma ibrida di Maranello seguirà le recenti Ferrari 296 GTB e GTB Speciale, che utilizzano un V6, ma la F173M manterrà il V8 per garantire un posizionamento premium più prestazionale. Fonti vicine all’azienda parlano del 9 settembre come data chiave per il debutto, mentre l’avvio della produzione è atteso all’inizio del 2026. .