Sono un soffio meno performanti delle sorelle chiuse, almeno in pista, ma regalano emozioni del più alto livello sul piano dinamico e sonoro. In più, concedono il loro splendore en plein air, creando un legame più intimo col mondo circostante. Stiamo parlando di alcune auto scoperte della scuola italiana, firmate da marchi molto prestigiosi.
Lo splendore dell’esperienza a bordo di queste creature raggiunge il suo apice sulle strade sinuose che fiancheggiano il mare. Qui il tuffo emotivo proietta direttamente nella dimensione della Dolce Vita, in un quadro romantico di sublime intensità. Volendo, ci si può emozionare sfilando in via Veneto a Roma, in via Montenapoleone a Milano o per le strade di Monte Carlo, ma lo struscio urbano, per quanto legato al gusto del buon vivere, non è la dimensione espressiva più alta per simili gioielli. Scopriamoli insieme.
Ferrari Roma Spider: auto romantica
In attesa che al suo posto giunga la versione scoperta della recente Amalfi, la “rossa” più in linea con la Dolce Vita estiva 2025 è la Ferrari Roma Spider. Questa vettura non è certo quella del “cavallino rampante” che più fa sognare. Anzi, è una delle meno carismatiche del listino di Maranello, ma ha la purezza espressiva e l’eleganza che servono per distinguersi con stile nello struscio a cielo aperto, durante la bella stagione.
Con lei si fa un’ottima figura in ogni contesto ambientale. Facile guadagnare i galloni di uomo o donna di classe, un volta seduti al posto guida di un’auto del genere. Le note glamour erano uno dei target degli stilisti del marchio. Su questo fronte credo che abbiano raggiunto l’obiettivo. Indubbiamente ha un look raffinato, che racconta con morbidezza le note della sua eleganza.
Questo limita l’esuberanza visiva, ma il gusto è presente in modo massiccio, nonostante qualche nota stonata, come la mascherina frontale porosa e in tinta, terribile da vedere nei colori diversi da quelli scuri. La Ferrari Roma Spider introduce in modo gentile nella famiglia delle “rosse”. Brilla sia durante il viaggio che nelle destinazioni, ma lo fa con discrezione, pur senza passare mai inosservata.
L’auto scoperta 2+ di cui ci stiamo occupando è dotata di un’innovativa capote in tessuto a 5 strati. Con il suo arrivo si è registrato un cambio di rotta rispetto alla soluzione metallica usata dal marchio dai tempi della California. La scelta appaga i sogni romantici, ma potrebbe lasciare perplessi sul fronte della capacità di garantire la stessa protezione e lo stesso comfort dell’altra, una volta chiuso il tetto.
I tecnici rassicurano e dicono che l’elegante copertura sartoriale a cinque strati è in grado di regalare un isolamento acustico e ambientale paragonabile a quello di un tetto rigido retrattile. Speriamo sia così anche quando si scatenano delle corpose scariche di pioggia. Il comfort degli occupanti è assicurato da un raffinato sistema di wind deflector mobile, integrato nello schienale posteriore. Così le trasferte diventano più piacevoli. A fare il resto ci pensa l’allestimento lussuoso della Ferrari Roma Spider, anch’esso intonato allo stile della Dolce Vita.
L’energia dinamica di quest’auto scoperta del “cavallino rampante” giunge da un motore V8 biturbo da 3.9 litri di cilindrata, che regala 620 cavalli di potenza massima, a 7.500 giri al minuto. L’energia viene trasmessa alla ruote posteriori mediante una trasmissione DCT a 8 rapporti. Il passaggio da 0 a 100 km/h viene liquidato in soli 3.4 secondi. La spinta prosegue con grinta anche oltre, fino alla punta velocistica, superiore ai 320 km/h.
Maserati GranCabrio: una vettura di classe
Questa sportiva del “tridente” esprime classe da ogni centimetro quadrato della sua esecuzione stilistica. Non è sportiva come l’auto del “cavallino rampante” di cui ci siamo occupati prima, ma sul piano prestazionale regala comunque soddisfazioni di alta gamma.
Anche la Maserati GranCabrio si intona perfettamente ai canoni della Dolce Vita, diventandone una delle espressioni migliori dell’era moderna. Con lei si può sfilare a testa alta per le vie di Monte Carlo o nei lungomari delle località più chic del pianeta, con un oggetto a quattro ruote sempre degno dello splendore di ciò che circonda l’azione.
A fare il resto ci pensa lo spirito libero del modello, che abbraccia al meglio la dimensione ludica della vita, senza eccessi né contaminazioni, rispolverando un quadro sentimentale improntato alla qualità, che profuma di romanticismo. Niente a che spartire con i canoni gelidi, insapore e incolore, di tante espressioni della modernità contemporanea. Qui i limiti digitali, algoritmici e del pensiero unico scompaiono magicamente, come sulla Ferrari, regalando una dimensione di vita più consona alla vera natura umana, fatta anche di emozioni e di piaceri, al riparo da ogni forma di “raziocinio” indotto coercitivamente, che evapora felicemente dalla scena.
Il claim scelto dalla casa madre per la sua clip più nota sulla Maserati GranCabrio interpreta al meglio il concetto. Illustra in pochi punti la ricetta per la gioia pura: canta come se nessuno stesse ascoltando; ama come se non fossi mai stato ferito; balla come se nessuno stesse guardando; guida come se il meglio dovesse ancora venire.
L’auto scoperta di cui ci stiamo occupando è una delle migliori compagne di avventura nella riscoperta della purezza del proprio “io”. Questa sportiva en plein air è sinonimo di libertà e guida esclusiva. La sua bellezza, tutta italiana, è dedicata a chi la vita vuole sentirsela ogni giorno addosso come il vento, anche insieme a 3 passeggeri, se necessario.
La vettura modenese, dal design iconico, esprime un gustoso romanticismo di altri tempi, anche se si lancia verso il futuro. Nell’allestimento Trofeo, il suo motore termico a 6 cilindri Nettuno da 3.0 litri di cilindrata, con doppia sovralimentazione, eroga una potenza massima di 550 cavalli a 6.500 giri al minuto, con un picco di coppia di 650 Nm a 3.000 giri al minuto.
Questa riserva energetica si traduce in una spinta corposa a tutti i regimi, condita da gradevoli sonorità meccaniche, da vivere a cielo aperto, nel segno della Dolce Vita. Il quadro prestazionale è degno delle aspettative, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 3.6 secondi e una velocità massima di 316 km/h. Non siamo ai livelli di una Ferrari, ma credo che basti per un’auto sportiva non pistaiola come la Maserati GranCabrio.
Ferrari 12 Cilindri Spider: auto da VIP
Questa vettura rende omaggio nel nome alla motorizzazione simbolo della casa di Maranello. Anche se esteticamente non è la più bella della gamma attuale del “cavallino rampante”, è l’unica 2 posti del marchio a portare in dote il V12 fra quelle proposte al momento alla clientela. Un valore aggiunto pazzesco e impagabile.
Collocato sotto il cofano anteriore della Ferrari 12 Cilindri Spider, questo cuore ha il migliore frazionamento possibile per gli amanti del mito emiliano. Anche sul piano sonoro è al top, per emozioni di guida speciali. Per quel che mi riguarda, sulle “rosse” dell’era post 365 GTB/4 Daytona, preferisco le auto col V12 alle spalle dell’abitacolo, quindi coi buoi dietro il carro. A questo credo si convertì nel tempo persino Enzo Ferrari, riconoscendo la superiorità della soluzione, dopo averla bocciata con una risposta ironica ai primi successi delle Cooper in Formula 1.
Erede della 812 GTS, di cui ha preso il posto, la Ferrari 12 Cilindri Spider è la sua marcata evoluzione, con nuovi standard di performance, comfort ed efficienza dinamica. L’estetica è molto bella nella parte anteriore, nel profilo laterale e nelle viste di raccordo fra queste due facce. Dietro, invece, risulta meno riuscita, come accade sulla sorella coupé.
Se la versione chiusa pecca di eccessiva sperimentazione stilistica, che stona nel contesto, questa è troppo convenzionale nello specchio di coda, non ben integrato al resto. Secondo me, Flavio Manzoni avrebbe potuto fare meglio su entrambe le versioni, che non convincono al 100%, pur avendo degli slanci creativi lodevoli, suscettibili di essere completati meglio. Notevole, comunque, la pulizia stilistica, degna di un’auto che sposa le note della Dolce Vita, con la motorizzazione più adatta allo scopo.
Più robusta sul piano strutturale, più aerodinamica e più tecnologica dell’auto che è andata a sostituire, la Ferrari 12 Cilindri Spider regala dinamiche d’eccellenza. La spinta fa capo a un V12 aspirato da 6.5 litri di cilindrata, con 830 cavalli di potenza massima, a 9.350 giri, e 678 Nm di coppia massima, a 7.250 giri al minuto, su un peso a secco di 1.560 chilogrammi.
L’unità propulsiva è in grado di regalare emozioni pazzesche. Incredibile la sua elasticità di marcia, messa ben in mostra da un dato: l’80% della coppia è già disponibile a 2.500 giri al minuto. L’energia giunge al suolo sulle ruote posteriori, col supporto di un cambio doppia frizione (DCT) a 8 velocità. Lo scatto da 0 a 100 km/h viene liquidato in 2.9 secondi, quello da 0 a 200 km/h in meno di 7.9 secondi. Si spinge oltre la soglia dei 340 km/h la punta velocistica.
Fonte | Ferrari & Maserati