Jean-Philippe Imparato, già protagonista dell’espansione europea di Stellantis, ha assunto la guida di Maserati, marchio italiano simbolo di lusso e sportività. La sua nomina arriva in un momento particolarmente delicato per il Tridente, che affronta una fase di incertezza strategica e calo delle performance commerciali. Il prossimo piano industriale del gruppo dovrebbe fornire indicazioni più chiare sul futuro del brand. Da mesi, infatti, si rincorrono ipotesi sul ruolo che Maserati avrà all’interno del conglomerato italo-franco-americano, specialmente alla luce della transizione verso l’elettrico.
Toccherà a Jean-Philippe Imparato l’arduo compito di rilanciare Maserati sotto Antonio Filosa
Sul fronte dei numeri, la situazione è critica: nel 2024 le immatricolazioni sono scese del 58%, fermandosi a 11.300 unità, e le perdite operative hanno raggiunto i 260 milioni di euro. Le sfide principali riguardano il riposizionamento sul mercato e la definizione della gamma elettrica, in un contesto competitivo sempre più complesso. La nuova gestione dovrà agire con decisione per rilanciare l’iconico marchio modenese.
Resta da vedere se la casa automobilistica del tridente sopravvivrà alla riorganizzazione del gruppo Stellantis, la cui direzione operativa è stata appena affidata ad Antonio Filosa. Il nuovo CEO ha nominato il francese Jean-Philippe Imparato alla guida di Maserati, in aggiunta alle sue mansioni di direttore di Stellantis Europe. Il dirigente aveva già guidato Alfa Romeo in passato.
Ora, la sua missione sarà quella di far rivivere la Maserati o di organizzarne la rivendita, sebbene la casa automobilistica neghi qualsiasi intenzione di venderla. Va ricordato che il marchio in precedenza apparteneva alla Ferrari. Internamente, la nomina di Jean-Philippe Imparato mira a confermare l’importanza di Maserati per il gruppo franco-italo-americano. Il marchio beneficerà anche del supporto di Santo Ficili, CEO di Alfa Romeo e COO di Maserati.
Dopo l’uscita di scena di Carlos Tavares lo scorso autunno, John Elkann ha scelto Modena, storica sede di Maserati, per la sua prima visita ufficiale. Lo stabilimento si prepara ad avviare l’assemblaggio delle nuove GranTurismo e GranCabrio, un segnale volto a rassicurare investitori e istituzioni italiane sull’impegno di Stellantis verso il marchio. Tuttavia, il futuro resta incerto: con il 35-40% delle vendite concentrate negli Stati Uniti, Maserati rischia di essere penalizzata dai dazi doganali proposti da Donald Trump. Per affrontare lo scenario, Elkann ha incaricato McKinsey di valutare nuove strategie per Maserati e Alfa Romeo, entrambi privi di impianti extraeuropei. Tra le ipotesi allo studio, una maggiore integrazione tra i due brand italiani potrebbe favorire sinergie tecnologiche, soprattutto nel campo dell’ibrido. Nonostante un’offerta attuale diversificata, Maserati ha deciso di abbandonare la variante elettrica della MC20, segno di una direzione strategica ancora instabile e in continua revisione.