Nel suggestivo scenario del Lago di Como, tra giardini secolari e bellezza senza tempo, l’edizione 2025 del Concorso d’Eleganza Villa d’Este ha fatto da palcoscenico al debutto mondiale della Alfa Romeo 8C DoppiaCoda Zagato. Un capolavoro inedito che celebra una delle collaborazioni più longeve e significative nella storia dell’automobilismo italiano: quella tra Zagato e Alfa Romeo.
Questa nuova creazione nasce per rendere omaggio ai motori storici 6C e 8C, veri pilastri del marchio milanese. Dopo la concept su base Giulia del 2023, che rivisitava lo spirito del 6C, l’atelier milanese torna ora a concentrarsi sull’8C progettato dal geniale Vittorio Jano.
“Con questa 8C DoppiaCoda completiamo un percorso storico e stilistico iniziato oltre un secolo fa”, racconta Andrea Zagato, presidente della celebre carrozzeria. Il progetto non è frutto del caso o di una collaborazione sporadica. Infatti, già dagli anni Trenta Zagato aveva firmato le carrozzerie delle 8C Monza, Mille Miglia e Le Mans, modelli che incarnavano la vocazione sportiva e il temperamento agonistico di Alfa Romeo.
La nuova DoppiaCoda Zagato riprende quei codici stilistici, reinterpretandoli con un linguaggio visivo moderno, coerente con le esigenze e i canoni estetici odierni. A rendere possibile questa opera d’arte su quattro ruote sono stati due collezionisti privati, rievocando lo spirito dei carrozzieri-mecenati di un tempo, quando la passione guidava le scelte prima ancora dei budget.
“Oggi le case automobilistiche sono imbrigliate da troppa burocrazia. Il design rischia di essere sacrificato. Noi abbiamo scelto la libertà creativa”, dichiara Zagato. Con la 8C DoppiaCoda, non si aggiorna solo il patrimonio del sodalizio tra Alfa Romeo e Zagato. Con la nuova creatura nata dai due brand si riafferma un’identità fatta di artigianalità, performance ed eleganza pura. All’orizzonte potrebbero esserci nuovi progetti: “Ho un incontro con il nuovo CEO di Alfa Romeo. Se ci sarà apertura, potremmo scrivere un nuovo capitolo”, anticipa Andrea Zagato. E a noi non resta che sperare in grandiuose sorprese.