Per gli appassionati di auto d’epoca è il momento di seguire le date di sabato 17 e domenica 18 maggio, Piazza Libertà a Maranello ospiterà la settima edizione del raduno internazionale delle Autobianchi A112.
L’evento, organizzato dal Club Motori Scuderia Modena Corse con il patrocinio del Comune di Maranello, promette un weekend all’insegna della passione automobilistica, tra memoria storica e design iconico. Saranno decine gli esemplari di A112 presenti all’appuntamento, provenienti non solo da tutta Italia ma anche da Paesi come Germania, Olanda, Francia e Bulgaria. I modelli saranno esposti al pubblico a partire dalle ore 19 di sabato fino alla mattina di domenica, offrendo agli appassionati la possibilità di ammirare da vicino queste leggendarie city car.
Lanciata per la prima volta al Salone dell’Automobile di Torino nel 1969, l’Autobianchi A112 fu una vera e propria rivoluzione nel segmento delle utilitarie. Prodotta fino al 1986, la A112 è rimasta in listino per ben 17 anni, attraversando otto serie evolutive grazie a continui aggiornamenti e restyling. Alla fine della sua carriera, furono costruiti oltre 1.250.000 esemplari.
Tra le versioni più celebri figura senza dubbio la A112 Abarth, variante sportiva introdotta nel 1971. Questa piccola belva da competizione conquistò un posto d’onore nel panorama delle gare su strada, dai rally alle cronoscalate, costruendosi un palmarès da capogiro. Ancora oggi è molto ricercata nelle competizioni storiche per auto d’epoca.
In un’epoca dominata da Fiat e da scarsa concorrenza estera, complice una fiscalità sfavorevole verso le importazioni, la A112 rappresentò una vera alternativa nazionale alle allora inaccessibili Mini, 2CV o Maggiolino. Il suo successo si rivelò immediato e duraturo: dopo un anno di convivenza nei listini, alla fine, nel 1987 vide l’arrivo della popolare Y10.
Il cuore produttivo della A112 batteva nello stabilimento di Desio, vicino alla Brianza, sede storica della Autobianchi. Dopo l’acquisizione da parte della Fiat nel 1968, il progetto non solo proseguì ma crebbe in qualità e popolarità.
Il raduno di Maranello non è soltanto un incontro tra collezionisti ma è un viaggio nella storia dell’automobilismo italiano, un omaggio a una vettura che ha lasciato un segno indelebile.