In un momento decisamente delicato in cui Stellantis si interroga sul futuro del marchio Maserati, emerge un’indiscrezione che potrebbe riscrivere gli equilibri dell’intera industria automobilistica. Una di quelle operazioni che, spesso, stanno solo negli scenari più improbabili e lunatici, ma che oggi sembra essere un “rumor” corposo su Ford.
Il gruppo guidato da John Elkann starebbe valutando una possibile acquisizione di Ford Motor Company. Il mercato nordamericano è da sempre uno snodo strategico per Stellantis, tanto che la recente nomina di Antonio Filosa a CEO del gruppo, con sede operativa a Detroit, simbolo del motorismo statunitense, ne è la conferma indiretta.
La priorità, ormai chiara e ribadita da tempo, è consolidare la presenza negli States e rafforzare il posizionamento competitivo in un settore dominato da giganti storici. Negli ultimi anni, intanto, Ford ha rivoluzionato la propria offerta, abbandonando gran parte delle utilitarie e berline compatte per concentrarsi su SUV, pick-up e veicoli di medio-grandi dimensioni, molti dei quali elettrificati.
Questa strategia forse coerente con il mercato americano, ha lasciato scoperta la casa dell’ovale blu in Europa, dove il pubblico è meno propenso a scelte 100% elettriche. Questo, unito a risultati economici altalenanti, avrebbe acceso l’interesse di Stellantis per un’acquisizione (o una stretta collaborazione) che avrebbe del clamoroso.
Le voci sarebbero filtrate da ambienti ben informati tra Torino e Detroit, anche se un’operazione di questo calibro, valutata in oltre 42 miliardi di dollari, appare a dir poco ambiziosa. Non impossibile, ma certamente complessa, più di un’eventuale cessione di Maserati a Ferrari, anch’essa oggetto di indiscrezioni.
Eppure, la mossa si inserirebbe perfettamente nella roadmap industriale delineata da Elkann a inizio anno, quando aveva promesso investimenti per oltre 5 miliardi di dollari in vari impianti produttivi statunitensi. L’integrazione con Ford consoliderebbe ulteriormente la presenza di Stellantis nel mercato statunitense, specialmente nel segmento dei veicoli commerciali leggeri, dove il gruppo è leader in Europa ma ancora in fase di crescita oltreoceano.