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Alfa Romeo: 12 gioielli da corsa della collezione Quadrifoglio all’asta a Monterey

Una simile line-up stravolge i sogni dei collezionisti, che vorrebbero assicurarsi i pezzi più pregiati.

Asta Alfa Romeo 33/2
Foto da profilo Facebook RM Sotheby's

Le Alfa Romeo del passato hanno un fascino speciale, i cui riflessi danno benefici imperituri all’immagine del marchio, nonostante alcune scelte infelici prese nell’era moderna dai manager della casa milanese. Una raccolta strepitosa di auto del “biscione”, chiamata “Quadrifoglio Collection“, sarà battuta all’asta da RM Sotheby’s nella sessione di vendita di Monterey (Florida), in programma a metà agosto. Comprende 12 vetture da corsa dell’era romantica del motorsport. Ciascuna di esse farebbe la gioia i veri appassionati. Figuriamoci tutte insieme.

A dominare la scena, non solo in termini valoriali, ci pensa una rara Alfa Romeo T33/2 ‘Daytona’ del 1968. Degna di nota anche l’Alfa Romeo Giulia TZ-1 ‘Double Bubble’ del 1964. Ogni esemplare messo all’asta offre una finestra unica sull’heritage agonistico del costruttore lombardo. Si spazia dall’iconico prototipo da Endurance alle celebri “belve” destinate al campionato Turismo. Un vero tuffo nella storia più nobile del marchio.

Come recita la scheda di vendita, questa collezione di nobile provenienza riflette il dominio del “biscione”, sia in termini sportivi (grazie ai risultati raccolti sui campi di gara) sia in termini di stile (per il design senza tempo delle opere a sua firma di quegli anni).

Regina della vendita di Monterey, come dicevamo, sarà un’Alfa Romeo 33/2 “Daytona” del 1968. Per lei gli esperti di RM Sotheby’s ipotizzano un prezzo di aggiudicazione fra 1.7 milioni e 2.0 milioni di dollari (che tradotto nella nostra valuta corrente equivale a un ventaglio di cifre da 1.5 milioni a 1.75 milioni di euro). La vettura messa all’asta è la prima delle poche della specie equipaggiate di fabbrica con un motore da 2.5 litri di cilindrata, durante la stagione agonistica 1968.

Ad aggiungere esclusività al lotto ci pensa il fatto che si tratta di uno dei circa 10 esemplari del modello ancora esistenti. Difficile resistere alla tentazione di fare qualche rilancio, nel tentativo di entrarne in possesso, ma il privilegio è riservato a pochi eletti, per il tenore delle cifre in ballo. Questa “rossa” (non di Maranello) gareggiò con i colori di Autodelta nel 1968 e con quelli del Team VDS nel 1969.

Nel primo dei due anni disputò corse mitiche come la 24 Ore di Daytona, la Targa Florio e la 1000 km del Nürburgring. In quello a seguire entrò all’opera alla 1000 km di Monza e alla 1000 km di Spa-Francorchamps. Poi alcuni piloti privati la portarono a competere in sfide meno blasonate. Negli anni ’90, la “nostra” Alfa Romeo 33/2 “Daytona” fu sottoposta a un sapiente restauro, eseguito da Marcello Gambi, ex meccanico di Autodelta. In quella circostanza ottenne una bella rinfrescata, visibile anche esternamente.

L’auto di cui ci stiamo occupando è stata custodita per anni da un proprietario che desiderava esplorarne il potenziale in pista. Ecco perché dal 2000 è stata preparata per le corse d’epoca, riservate a mezzi di un certo lignaggio. Sicuramente questa creatura leggendaria del “biscione” saprà suscitare un forte interesse nell’universo dorato del collezionismo.

Alfa Romeo Giulia TZ1
Foto da profilo Facebook RM Sotheby’s

Altra vettura molto interessante proposta nella sessione di vendita di Monterey sarà l’Alfa Romeo Giulia TZ-1 “Double Bubble” del 1964. Qui le quotazioni della vigilia ballano in un range da 700 mila a 900 mila dollari (pari rispettivamente a 600 mila e 800 mila euro). A rendere unico l’esemplare offerto alla tentazione dei potenziali acquirenti ci pensa il fatto di essere il solo della stirpe consegnato da nuovo col tetto a doppia bolla.

Dovrebbe trattarsi della 61esima auto della serie, su 117 costruite in totale. Nella fase iniziale del suo cammino, accompagnò in gara un poliedrico uomo di cultura: Dmitri Nabokov, scrittore, traduttore, cantante lirico, oltre che figlio d’arte. Suo padre era il celebre romanziere Vladimir Nabokov. Con la vettura milanese prese parte a diverse gare in giro per l’Europa, la più prestigiosa delle quali fu la 1000 km di Monza del 1965.

Poi la storia agonistica dell’auto proseguì in Australia. Da 34 anni appartiene a un altro collezionista del marchio, che le ha riservato grandi e scrupolose attenzioni. Ai collezionisti potrebbe interessare una curiosità: questa “belva” da Turismo apparve sulla copertina della rivista Sports Car World nel mese di aprile del 1969.

Altra protagonista dell’asta di RM Sotheby’s sarà un’Alfa Romeo Giulietta SZ “Coda Tronca” del 1961, che potrebbe passare di mano per una cifra compresa fra 400 mila e 500 mila dollari (pari, rispettivamente, a 355 mila e 445 mila euro). Anche lei è stata una stella della Quadrifoglio Collection. Appartiene alla famiglia delle 41 vetture plasmate in questa configurazione, con specchio di coda verticale, sulle 216 SZ costruite in totale.

Si tratta di una delle prime due vetture da corsa dal Martini & Rossi Racing Team. Un sicuro valore aggiunto. Fra i risultati raccolti in gara, citiamo il 2° posto di classe messo a segno alla 3 Ore Continental di Daytona del 1962 e il 3° posto di classe alla 400 Km di Bridgehampton del 1962. Degna di nota anche la prova di affidabilità offerta alla 12 Ore di Sebring del 1962, che la vide giungere al traguardo, dopo il massacrante confronto. Nel suo curriculum pure la partecipazione alla Bahamas Speed ​​Week del 1962. L’attuale owner, che la custodisce con amore da 9 anni, l’ha sottoposta ad un accurato restauro.

Altra perla, fra i lotti della sessione di Monterey, sarà un’Alfa Romeo 1750 GTAm del 1970, stimata fra i 200 mila e i 250 mila dollari (ossia fra 175 mila e 220 mila euro). Offerta senza prezzo di riserva, come le altre della Quadrifoglio Collection, appartiene a una serie di 40 esemplari prodotti da Autodelta tra il 1970 e il 1971. Da nuova fu consegnata in Belgio, dove iniziò la sua parentesi sportiva sotto le insegne della concessionaria Benelux.

Successivamente fu affidata alle doti di guida del pilota tedesco Franz Abraham, che cercò di fare del suo meglio, nei limiti della capacità personali. L’attuale proprietario la possiede dal 1988. In questo lungo arco temporale le ha riservato una buona dose di attenzioni. Questa vettura, ancora oggi, è in grado di regalare grandi emozioni di guida e può assecondare l’arte del pilotaggio in pista, nelle gare per auto storiche, regalando soddisfazioni in termini emotivi e prestazionali. Anche per lei non dovrebbe mancare l’interesse da parte dei collezionisti.

Altra chicca del catalogo d’asta sarà un’Alfa Romeo Giulia Sprint GTA del 1966, che potrebbe spuntare rilanci compresi fra 125 mila e 175 mila dollari (pari, rispettivamente, a 110 mila e 155 mila euro). L’esemplare in vendita rientra nel gruppo delle 500 auto della specie in configurazione alleggerita costruite tra il 1965 e il 1969.

Per contenere il peso, i tecnici della casa milanese usarono dei pannelli della carrozzeria in alluminio e dei finestrini laterali e posteriori in plexiglass. Convenzionale, invece, il parabrezza, per evidenti ragioni. La vettura in esame fu sottoposta a un restauro completo sul finire degli anni ’80, mentre nel 2008 giunse una revisione meccanica, curata da Horst Kwech. Ricca la documentazione che accompagna il lotto.

Asta GTAm specification
Foto da profilo Facebook RM Sotheby’s

Fra le altre auto della raccolta che a metà agosto sedurranno i collezionisti di mezzo mondo va citata un’Alfa Romeo con specifiche 1750 GTAm del 1970, stimata da 80 a 120 mila dollari (ossia da 70 mila a 105 mila euro). Si tratta, come avrete intuito, di una conversione, con caratteristiche da corsa, basata su una 1750 GT Veloce, in questo caso statunitense. Rimessa in forma sul finire degli anni ’80, ottenne in quella circostanza anche un nuovo blocco motore. Nella fase crepuscolare di quel decennio disputò delle gare a Mid-Ohio e Watkins Glen. Con questa vettura, si possono sperimentare delle belle emozioni, pur essendo una derivata.

Da segnalare la presenza, nel catalogo d’asta, di un’Alfa Romeo Giulia Sprint Speciale del 1964, firmata Bertone. Per questa vettura, gli specialisti di RM Sotheby’s ipotizzano un prezzo di aggiudicazione fra 80 mila e 120 mila dollari, esattamente come per l’auto di cui ci siamo occupati prima. Tradotto nella nostra valuta continentale, siamo in un ventaglio di cifre tra 70 mila e 105 mila euro. Destinata al mercato interno, l’auto messa in vendita fu consegnata, da nuova, a Conselve, in Italia. Gode della spinta di un potente motore DOHC a quattro cilindri da 1.6 litri di cubatura, interamente in lega leggera. Ad irrorarlo di energia provvedono due carburatori Weber doppio corpo. Offerta in un’appetibile combinazione cromatica, vocata all’eleganza, si giova di un restauro di qualità.

Completano il set di gioielli messi in vendita a Monterey le seguenti altre Alfa Romeo: Giulietta Spider del 1958 di Pinin Farina, Montreal del 1971, 2000 GTV del 1974, Giulia GT 1300 Junior del 1967, Giulietta Spint del 1961. Siamo così arrivati alle 12 unità della “Quadrifoglio Collection” offerte senza prezzo di riserva ai rilanci dei collezionisti di tutte le latitudini. Nessuna di esse rimarrà invenduta. Probabilmente sarebbe andata così anche con una richiesta minima, se ben calibrata, perché qui c’è molta sostanza, soprattutto nel caso della regina dell’incanto: la già citata 33/2 “Daytona”.

Fonte | RM Sotheby’s