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Jeep ha ammesso che l’uscita di scena di Cherokee ha danneggiato il marchio

Jeep: il CEO Antonio Filosa vuole raddoppiare le vendite globali e ammette che l’addio di Cherokee ha danneggiato il brand

Jeep Grand Cherokee Summit Reserve

Antonio Filosa da qualche mese è il nuovo numero uno di Jeep, Il responsabile del marchio affronta ora una grande sfida: trasformare questo brand in un successo internazionale. Il nuovo amministratore delegato ha fissato alcuni obiettivi ambiziosi, tra cui il raddoppio delle vendite globali a due milioni di veicoli entro la fine del decennio.

Jeep: il CEO Antonio Filosa vuole raddoppiare le vendite globali e ammette che l’addio di Cherokee ha danneggiato il brand

Nel corso di una recente intervista rilasciata ad Automotive News, Filosa ha illustrato i suoi piani per il marchio. Alla guida della casa automobilistica americana, il nuovo CEO punta a portare le vendite del suo brand negli Stati Uniti oltre la soglia del milione e a raddoppiare la sua quota di mercato in Europa, che, storicamente non è mai stata generosa con le auto americane.

Filosa ritiene che i nuovi prodotti (come il fuoristrada elettrico Recon e il Wagoneer S) contribuiranno a incrementare la redditività e il volume. Nonostante le vendite di Jeep siano rimaste stagnanti, il CEO ha osservato che la casa automobilistica ha registrato una crescita nel primo trimestre, con un aumento delle vendite del 3 per cento negli Stati Uniti.

Filosa
Antonio Filosa

Secondo Filosa la chiave per migliorare i conti ed incrementare le vendite è una nuova strategia che si fonda su tre pilastri. Innanzi tutto una maggiore localizzazione della produzione per risparmiare sui costi, poi una maggiore flessibilità per quanto riguarda la gamma di motori. Infatti le abitudini di acquisto dei consumatori hanno mostrato ai produttori che il mondo non è ancora pronto per diventare completamente elettrico. Infine l’ultimo e più importante pilastro è avere un SUV in segmenti importanti. Filosa attribuisce il calo delle vendite del marchio negli Stati Uniti (dall’86% al 52%) alla perdita della Jeep Cherokee. 

La mancanza di un veicolo delle dimensioni di un Cherokee ha colpito maggiormente la casa automobilistica. “Quando si perde la propria offerta principale di SUV medi, si viene tagliati fuori da un segmento che solo negli Stati Uniti vale più di 4 milioni di unità all’anno, che supera un anno buono per l’intero mercato tedesco ed è della stessa dimensione dell’intero regione dell’America Latina.