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Litio serbo “vitale” tra Europa, Cina e Stellantis: la miniera della svolta

In caso di blocco del progetto sulla miniera di litio Stellantis dovrebbe rivedere radicalmente la propria strategia di approvvigionamento.

miniera di litio, jadar serbia

Nel contesto della corsa europea verso una transizione energetica a zero (quantomeno basse) emissioni, il progetto minerario di litio nella valle di Jadar, in Serbia, sta guadagnando una posizione di rilievo. Guidata dalla multinazionale Rio Tinto, l’iniziativa, con un investimento stimato attorno ai 2,4 miliardi di dollari, potrebbe coprire fino al 90% del fabbisogno di litio dell’Unione Europea entro il 2030, rendendola una risorsa strategica per la mobilità elettrificata continentale.

Dietro il potenziale economico di questo quantitativo di litio si celano complessi rischi geopolitici e ambientali. La partecipazione cinese indiretta, attraverso Chinalco, che possiede il 15% di Rio Tinto, solleva interrogativi sul controllo della catena di approvvigionamento. La Cina, d’altronde, ha già grande voce in capitolo, relativamente alla produzione auto in Serbia. A questo si aggiunge il contesto interno serbo, con un quadro istituzionale considerato sempre più autoritario, che alimenta l’incertezza tra investitori e stakeholder occidentali.

miniera di litio, serbia

In prima linea tra gli attori industriali c’è Stellantis, che ha stanziato 35 miliardi di euro entro il 2025 per l’elettrificazione della propria gamma, con l’obiettivo di produrre 2,5 milioni di veicoli elettrici all’anno entro il 2027. Il gruppo ha anche un importante stabilimento in Serbia, quello di Krugujevac.

Il litio, lo sappiamo, è il cuore delle batterie dei veicoli elettrici, e Jadar rappresenta una possibile via d’uscita dalla forte dipendenza dalla Cina, che oggi domina oltre il 60% della raffinazione mondiale. Eppure, la miniera è ben lontana dall’essere un affare chiuso. Le proteste ambientali, l’impatto potenziale sull’ecosistema del fiume Jadar, vitale per l’agricoltura serba, e l’opposizione popolare crescente, rendono il progetto estremamente controverso.

miniera

Per Stellantis, questo contesto problematico evidenzia la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento, guardando ad alternative in Australia o Africa. In caso di blocco del progetto sulla miniera di litio, in definitiva, Stellantis si troverebbe costretta a rivedere radicalmente la propria strategia di approvvigionamento di materie prime. Ma non è solo il Gruppo a restare col fiato sospeso. La valle di Jadar, infatti, è sì un importante giacimento, ma è anche un test cruciale per l’industria europea dei veicoli elettrici.