in ,

Ferrari 412P battuta all’asta ad oltre 30 milioni di dollari a Monterey 2023

A volte anche i miti finiscono in vendita. Non fa eccezione la mitica Ferrari 412P.

Ferrari 412P
Foto Bonhams

Una Ferrari 412P del 1967 è stata battuta all’asta da Bonhams per la stratosferica cifra di 30,25 milioni di dollari. A passare di mano l’esemplare con telaio numero 0854, che ha suscitato un fortissimo interesse tra i collezionisti presenti all’appello. La vendita si è celebrata nelle scorse ore al Quail Lodge & Golf Club di Carmel. A fare da cornice all’incanto ci ha pensato l’esclusivo Monterey Car Week 2023, che ogni anno raduna in California il meglio del collezionismo mondiale.

Con il risultato messo a segno, questa diventa la quarta “rossa” più preziosa mai venduta all’asta. Si tratta di una delle due Ferrari 412P costruite: una rarità fuori dal comune. Oggetto di un esauriente restauro durato nove anni, il prototipo emiliano ha guadagnato il suo splendore originale e un’omologazione stradale che non aveva inizialmente.

La sua finitura attuale onora anche la ricca storia nelle corse del colonnello Ronnie Hoare e della sua agenzia Ferrari britannica, Maranello Concessionaires Ltd., che si è occupata di commercializzare nel Regno Unito, con grande successo, le auto del “cavallino rampante”. Diversi gli impegni della vettura nell’universo endurance, come la 24 Ore di Le Mans, la 1.000 chilometri di Spa e il BOAC 500 a Brands Hatch.

L’annuncio della vendita della Ferrari 412P numero 0854 ha calamitato l’attenzione internazionale, suscitando emozioni vibranti negli appassionati, che hanno preso d’assalto il padiglione di Bonhams durante i giorni dell’anteprima. Questa creatura, autentico capolavoro a quattro ruote, ha offerto una rara opportunità, che non si presentava da un quarto di secolo. Tutti i presenti erano consapevoli dell’importanza storica del modello. Oltre un migliaio di persone si sono riunite nel padiglione dell’asta per vedere la “rossa” salire fino al prezzo di aggiudicazione.

Ecco le parole di Rupert Banner, Global Head of Specialists di Bonhams: “La 412P rappresenta un’opera d’arte duratura che onora l’eredità Ferrari. È stato un privilegio essere incaricato della sua vendita ed aver raggiunto un risultato così eccezionale”.

Con l’esemplare passato di mano scesero in pista personaggi del calibro di Richard Attwood, Lucien Bianchi, Piers Courage, David Piper, Jo Siffert. Incredibile lo splendore della sua carrozzeria, plasmata da Fantuzzi. Sotto il cofano posteriore batte un motore V12 a 24 valvole da 3.989 centimetri cubi di cilindrata, alimentato da 6 carburatori Weber 40DCN/15. La potenza massima tocca quota 420 cavalli a 8.000 giri al minuto, scaricati a terra con il supporto di un cambio manuale a 5 rapporti. Notevole la punta velocistica, che si spinge fino a 310 km/h. A contrastare la foga dell’auto provvede un impianto frenante a quattro dischi.

Fra i risultati della Ferrari 412P appena venduta all’asta vanno segnalati il terzo posto alla 1000 km di Spa del 1967, con Attwood e Bianchi, e alla 24 Ore di Le Mans, con Attwood e Courage, ma anche il settimo posto a Brands Hatch messo a segno da Siffert e Piper. I punti così acquisiti concorsero al successo mondiale della casa di Maranello in quella stagione agonistica. Nel 1968, con David Piper al volante, giunsero le vittorie alla 200 km di Norimberga, alla Solituderennen e al Gran Premio di Svezia.

Si tratta di una “rossa” spettacolare: un’icona di bellezza e prestazioni del periodo d’oro delle corse sport-prototipi. L’esemplare in esame vanta telaio, motore, cambio e carrozzeria originali, con numeri corrispondenti. Regolarmente targata per l’uso stradale, può essere usata oggi anche per andare a prendere un caffé in centro città, ma la sua missione è ben diversa.

Come dicono gli uomini di Bonhams nella scheda di vendita, questa Ferrari 412P sfrutta ogni ingrediente perfetto che si possa desiderare: storia nota, corse d’epoca di alto livello, una serie di collezionisti di fama internazionale nel suo registro di proprietà, completa autenticità dei componenti e persino della sua carrozzeria, e un restauro di qualità eccezionalmente elevata. È un’auto simbolo dell’era più sacra delle corse del marchio più ambito nella storia dell’automobilismo.

Il design della sua carrozzeria è sublime, uno dei migliori in assoluto, nonostante l’auto sia stata concepita espressamente per le corse. La base strutturale è rappresentata da un telaio tubolare in acciaio. Sul fronte delle sospensioni, queste sono indipendenti sulle quattro ruote, con quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice. Il peso a secco della fantastica berlinetta di Maranello è di 835 chilogrammi. Compatte le dimensioni: 4170 mm di lunghezza, 1780 mm di larghezza, 985 mm di altezza, 2400 mm di passo. La carreggiata anteriore è di 1466 mm, quella posteriore di 1484 mm.

Foto | Bonhams

Lascia un commento