in

Maxime Picat avverte: i marchi automobilistici occidentali spariranno dalla Cina

I marchi cinesi i hanno saputo rispondere meglio alle esigenze del mercato

Stellantis logo

Secondo Maxime Picat, Chief Operating Officer di Stellantis per Asia Pacifico, Medio Oriente e Africa, le prospettive non sono rosee per le case automobilistiche occidentali nel mercato auto cinese. Durante la conferenza FT Future of the Car, ha ammesso di non nutrire molte speranze in merito. Picat ha evidenziato come i marchi cinesi abbiano guadagnato terreno in modo deciso, non solo nel settore dei veicoli elettrici, ma anche in quello delle auto a combustione. Alle aziende occidentali rimane solo una nicchia: le auto a combustione di fascia media, il cosiddetto segmento C.

I brand di auto occidentiali hanno i giorni contati in Cina? Le profezie di Maxime Picat

“Sono rimasto scioccato”, ha detto Maxime Picat, commentando l’offensiva dei marchi cinesi in tutte le categorie di veicoli. “I marchi occidentali si ritrovano con il segmento C con motori a combustione. Ma non durerà a lungo.” Nel 2020, i marchi automobilistici stranieri controllavano il 64% del mercato cinese. Oggi quella quota si è drasticamente ridotta al 32%, segnando un cambiamento epocale. BYD ha conquistato la vetta delle vendite, superando Volkswagen, che per anni aveva mantenuto una posizione dominante sulle strade della Cina.

Il sorpasso non è solo numerico: i marchi locali hanno saputo rispondere meglio alle esigenze del mercato, proponendo veicoli non solo più accessibili in termini di prezzo, ma anche dotati di tecnologie all’avanguardia e di un design contemporaneo e accattivante. Esattamente ciò che desiderano i consumatori cinesi di oggi, sempre più esigenti e attenti. Dunque l’allarme lanciato da Maxime Picat potrebbe essere realmente fondato.

Maxime Picat - Stellantis
Maxime Picat

Mentre molti attori occidentali, tra cui Stellantis, hanno ridotto le loro attività in Cina, alcuni, come Volkswagen, continuano a investire. L’azienda tedesca ha annunciato di recente un ulteriore investimento di 2,5 miliardi di euro e l’apertura di un nuovo stabilimento, promuovendo la sua strategia “in Cina, per la Cina”. Tornando invece a Stellantis, il gruppo automobilistico attualmente ancora senza un CEO dopo aver liquidato diverse joint venture, ha acquisito una quota del 20% nella start-up cinese Leapmotor, supportandone l’espansione sia a livello locale che in Europa.